IL MISTERO DI EDWIN DROOD Charles Dickens

IL MISTERO DI EDWIN DROOD, di Charles Dickens (Marsilio – aprile 2023)

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Edwin Drood è un giovane fidanzato per impegno testamentario con la bella Rosa e ha per tutore il vecchio maestro di coro della cattedrale, un individuo dai molti lati oscuri. La scomparsa del ragazzo in circostanze misteriose getterà scompiglio tra le sue conoscenze, portando alla luce la vera natura di ognuno; ma che fine ha fatto il giovane? È vivo o morto? Che ne è stato di lui?

Faccio un po’ fatica a parlare di questo libro, l’ultimo romanzo di Charles Dickens, non solo perché è l’ultimo e non solo perché è incompiuto, ma anche perché è forse quello che di tutti mi ha lasciato meno. Diciamo che un giallo incompiuto non si presenta benissimo, anche se il fatto di non essere completo lo ha consegnato alla leggenda: tanti autori infatti hanno provato a scriverne un finale credibili, alcuni sostenendo addirittura di avere gli appunti originali, cosa ahimè non vera; addirittura Arthur Conan Doyle raccontò di aver evocato lo spirito di Dickens durante una seduta spiritica per farsi svelare il finale, ricevendo una risposta negativa (curioso poi il crossover narrativo realizzato da Fruttero & Lucentini con “La Verità sul caso D.” dove radunano per risolvere il mistero del libro tutti i più grandi detective della storia della letteratura). La copia in mio possesso ha una parte finale scritta da Leon Garfield nel 1980, una cosa che mi ha molto irritato dal momento che non sopporto chi si inserisce nel lavoro di un altro (tanto piu che si riconosce benissimo la differenza di stile).

Va anche detto che il giallo non è esattamente il genere più adatto alla prosa di Dickens, infatti l’idea di chi possa essere il colpevole è piuttosto chiara ed è anche vero che l’interesse del nostro sembra piu essere lo studio della dimensione umana piu che il mistero in sè. Tutto questo sarebbe il male minore, il vero problema è che la prosa stessa appare piuttosto spigolosa, meno armonica rispetto alle opere precedenti, e anche i personaggi non sono granché caratterizzati. Il tutto sembra un po’ tirato via, almeno questa è l’impressione che ho avuto, anche se ammetto che certi passaggi sono davvero inquietanti; il talento narrativo di Dickens però emerge solo a tratti. Rimane il rimpianto per un’opera non completata accompagnato tuttavia dalla sensazione, assolutamente personale, che non si sarebbe trattato del suo romanzo più riuscito.

Con questa finisce la serie di recensioni dedicate ai romanzi di Dickens, ma per le prossime tre settimane ho in programma alcuni speciali “post-contenitori” dedicati alle altre opere del nostro che sono riuscito a recuperare…sperando vi risultino graditi…un saluto a tutti!

Recensione di Enrico Spinelli

IL MISTERO DI EDWIN DROOD Charles Dickens

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

1 Commento

  1. Lo zio di Drood non era assolutamente vecchio, aveva circa 26 anni, è detto chiaramente nel romanzo. Lo separavano 6 anni da Edwin, ed infatti egli era, nascostamente, suo antagonista nel conquistare il cuore di Rose.

Commenti

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