
DIVAGAZIONI SU UNO DEI CLASSICI PIÙ AMATO: L’IDIOTA, di Fedor Dostoevskij
Rilettura
Diario di lettura
Vi è mai capitato di incontrare una persona angelica, pura e innocente?.
Naturalmente non mi riferisco ad un bambino, ma ad un adulto.
Vi è mai successo di provare un senso di benessere stando accanto a lei, di ridere di gusto per una sua affermazione?.
A me è capitato e dire che la sensazione che ho provato è stata di meraviglia.
Una di queste persone era mio nonno: dolce, sensibile e tanto tanto buono.
La mia infanzia accanto a lui la ricordo con affetto.
Ecco, questo libro parla di queste persone che sembrano più angeli che esseri umani.
Crescendo perdiamo questa innocenza è questa bontà, ma ci sono degli esseri speciali che restano innocenti e puri come i bambini.
Toccare le loro esistenze ci avvicina al cielo, ascoltare le loro parole alleggerisce il cuore.
Ecco, non vi parlerò della trama di questo capolavoro senza tempo, perché credo che l’abbiate sentita milioni di volte.
Vi ho parlato di cosa queste pagine hanno lasciato a me.
Non lasciatevi spaventare dal numero delle pagine perché, superata la parte iniziale, il libro vi parlerà.
Il ritmo narrativo è molto diverso da quello a cui ci ha abituati la narrativa moderna (Dostoevskij ama i particolari e le descrizioni).
Concludo dicendo che ci sono dei libri che ci fanno sentire a casa.
Questo è uno dei miei.
A volte penso che tutti noi siamo delle poesie in cerca di interpretazione, spero sempre di essere colei che cerca di interpretare e mai di giudicare.
Grazie per la vostra attenzione, buona lettura..
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