CUORE DI PIETRA, di Sebastiano Vassalli
Il libro di cui parlerò oggi ha una protagonista insolita: si tratta infatti una grande e sontuosa casa, eretta a Novara da un famoso architetto che porta il lettore a seguire le vicende delle diverse generazioni degli inquilini che la animano: il conte napoletano che la fa costruire, il garibaldino, l’esploratore che la riempie di reperti bizzarri, la terrorista e molti altri: attraverso un punto di vista davvero originale, l’autore ricostruisce così la storia dell’Italia dall’Unità ai giorni nostri e racconta la nascita e il tramonto del sogno di creare una società di giusti e uguali, costruendo, allo stesso tempo, un bell’intreccio da seguire con passione.
Il romanzo ha una partenza lenta, circoscritta a pochi eventi e personaggi, ma il ritmo sale man mano che il tempo passa e si chiude con una certa “fretta”, cifra stilistica con cui Vassalli analizza la modernità, offrendo al lettore diversi spunti di riflessione sia dal punto di vista storico che sociologico: l’immagine della dimora gentilizia che decade, mentre passano gli anni, fino a ridursi a un rudere ultimo rifugio di sbandati e barboni, rende bene l’idea del tempo che passa e dei sogni che finiscono, mentre gli eventi del passato dei quali l’immobile è stato testimone, si trasformano, da ricordi, in Storia.
La prosa di Vassalli è piacevole, mai noiosa, con una punta di ironia che alleggerisce la narrazione, i personaggi sono ben costruiti e rende la lettura avvincente e adatta a tutti i gusti. Consigliato.
Recensione di Valentina Leoni
Titolo presente nei 5 libri per viaggiare – quarta puntata
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