BAMBINO 44, di Tom Rob Smith
Unione Sovietica, inizio anni cinquanta. Un inizio fulminante che descrive l’avventura di due fratellini alla disperata ricerca di cibo nel bosco di un piccolo villaggio ucraino.
Vent’anni dopo la storia di una lunga catena di efferati omicidi di bambini in varie città, che s’ intreccia con la situazione sociale e politica del Paese, dominato dalla ferrea e spietata “disciplina di Stato” . Nonostante l’impegno a dare di sé un’immagine rassicurante il regime totalitario sovietico dimostra le falle del suo sistema, basato sulla menzogna e sulla mistificazione ideologica. Leo, un efficiente ufficiale della polizia segreta dell’ MGB, viene incaricato di indagare sugli omicidi seriali, ma l’ ostacolo principale alle sue ricerche deriva proprio dal sistema, che rifiuta l’esistenza di un serial killer sul territorio comunista.
Dalla sua ostinatezza a risolvere il caso deriveranno i suoi guai e l’agente perderà tutto: lavoro, casa, potere. Leo e sua moglie Raisa conducono il lettore tra le pagine di questo avvincente romanzo che coinvolge ed emoziona dall’inizio alla fine.
Recensione di Lorella Palla
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