TOKYO EXPRESS, di Matsumoto Seichō (Adelphi)
Un giallo classico, dove tra salamelecchi vari dal sapore tipicamente nipponico, l’anziano ispettore Torigai e il giovane e brillante ispettore Mihara Kiichi si scambiano le loro intuizioni su un caso di suicidio di coppia stranamente legato ad uno scandalo per corruzione che sta facendo tremare i pezzi grossi del Ministero.
Da quelle intuizioni parte un’indagine serrata, con protagonista l’orario dei treni che percorrono da nord a sud il territorio, dove i fatti appaiono molto concreti e chiari ma non altrettanto il loro significato.
Le poche righe che seguono sintetizzano bene il senso del libro, che mi è piaciuto soprattutto perché ho avuto l’impressione di viaggiare su quei treni dai nomi musicali, sufficientemente lontani nel tempo e nello spazio da sembrarmi affascinanti.
“Le persone tendono ad agire sulla base di idee preconcette, a passare oltre dando troppe cose per scontate. E questo è pericoloso. Quando il senso comune diventa un dato di fatto spesso ci induce in errore.”
Di Elena Gerla
TOKYO EXPRESS Matsumoto Seicho
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