L’ETA’ D’ORO, di Joan London
Australia, anni 50. Frank e Elsa sono due pazienti di un sanatorio per bambini poliomelitici: qui diventano amici e lentamente il loro legame si trasforma in qualcosa di più profondo.
Entrambi provati ma non abbattuti dalla malattia, vivono in bilico su quel meraviglioso e spaventoso confine che è la fine dell’infanzia, mentre la vita chiede loro di trovare anche altri equilibri: quello sulle gambe malate, quello che riguarda il loro posto nelle famiglie dove hanno perso il loro posto di figli e hanno trovato quello di infermi, scardinando, con la loro malattia, tutte le certezze e le speranze per il futuro.
Così Frank, figlio di rifugiati ungheresi, vede gli sforzi dei suoi genitori per integrarsi e imparare a chiamare casa quella terra così diversa, mentre Elsa scopre la fragilità della madre e l’ostilità della sorella; sullo sfondo di questa storia d’amore e di amicizia, l’Australia calda, assolata, spietata, scenario delle vite dei molti pazienti e infermiere di un sanatorio pediatrico dal curioso nome di Golden Age, l’età dell’oro, che gli sfortunati ragazzini che vi vengono ricoverati devono trascorrere in ben tristi condizioni, nonostante l’amore delle cure loro prestate.
Romanzo dalla prosa composta, seria, che racconta un’originale storia di crescita e maturazione mettendo a fuoco diversi spunti di riflessione, riuscendo ad avvincere e a intenerire il lettore senza risultare lacrimevole.
Lettura insolita ma decisamente consigliata se amate le storie dal sapore autentico e pensate di ampliare i vostri panorami letterari.
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