L’AMORE FATALE, di Ian McEwan
“Enduring love”tradotto “L’amore fatale”, incipit del romanzo è l’incidente provocato da un pallone aerostatico fuori controllo in cui perderà la vita un uomo nel tentativo di salvare un bimbo nel cesto facendolo planare in un prato inglese alla periferia di Londra.Sul prato ad assistere alla scena, Joe Rose giornalista scientifico e la bella compagna Clarissa.
Joe Rose durante i soccorsi nell’ incidente, conoscerà Jed Parry, uomo malato, affetto dalla sindrome di de Clerambault, psicosi per cui crede di essere amato da Joe ignaro di questa ossessione.
Da quel momento Jed Parry ossessionerà Joe con morbose attenzioni che metteranno in crisi la vita tranquilla e monotona di Clarissa e del giornalista.
Tema centrale del romanzo è l’amore, quello di Joe per Clarissa ma anche quello di Parry per Joe e l’ossessione di Joe per Parry che lo conduce quasi alla follia.
Joe è uomo razionale, scientifico che vive una vita ordinaria basata sulle sue certezze sentimentali e lavorative.
Jed Parry invece è un uomo emotivo, passionale, per niente logico , un fanatico religioso che McEwan non ci rende assolutamente simpatico.
Clarissa appare invece una donna noiosa poco empatica, gelosa del suo lavoro che non crede al proprio compagno ma che addirittura pensa che l’ ossessione di Parry sia solo frutto dell’immaginazione del compagno.
Per questo motivo dubiterà della sua salute mentale fino al punto di mettere in crisi la loro relazioni.
Il romanzo si basa sul rapporto tra questi personaggi che si muovono tra certezze e incertezze essendo ciascuno messo alla prova nelle sue sicurezze.
Interessante l’analisi psicologica di ciascuno di loro in un thriller in cui McEwan mescola psichiatria, psicologia, spiritualità e scienza.
Trattandosi di un libro del 1997 è interessante come l’autore affronti in un certo senso una tematica allora poco conosciuta: lo stalking.
Vengono descritti gli effetti dello stalking sulla vittima.
Joe infatti è una vittima impotente in quanto è oggetto dell’ossessione di Jed ma non può liberarsi di lui neppure denunciandolo alla polizia in quanto, come gli viene detto, essere amato follemente da qualcuno senza alcuna minaccia, non costituisce reato.
Tuttavia Joe non riesce a liberarsi da questa ossessione che lo attanaglia fino al punto di tentare di uccidere il suo persecutore.
La prosa di McEwan è magistrale, puntuale e fluida e come sempre è un piacere leggerlo.
Recensione di Gabriella Patriarchi
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L’AMORE FATALE Ian McEwan
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