GIORNO DI VACANZA Inès Cagnati

Inès Cagnati, Giorno di vacanza, Adelphi, maggio 2023, traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala

Chi ha già letto il suo “Génie la matta” lo sa: Inès Cagnati ha un talento letterario assoluto e una potenza narrativa che hanno pochi eguali tra i suoi contemporanei. “Giorno di vacanza”, che Adelhi ha appena mandato nelle librerie, ne è appieno la conferma. Il romanzo è una storia d’amore (o meglio di amori) mancati che grida in un silenzio assordante e che la scrittura di Inès Cagnati semina dentro il lettore. Ma nessun silenzio, per quanto forte, può riportare Galla all’amore che muore dalla voglia di non sentire. Ma lei resiste, contro il mondo.

Leggere “Giorno di vacanza” è come sospendere il respiro, come soffocare dolorosamente. Non c’è nulla nella scrittura o nella storia che Inès Cagnati racconta che dia la minima possibilità di riprendere fiato, tanto che il lettore diventa un tutt’uno con Galla: abbraccia i suoi movimenti, cade con lei dalla bicicletta, dorme con lei la notte nella paglia, sente il calore del cane, l’unico calore di un essere vivente che le sia concesso di sentire, e nonostante tutto, attende, ancora e ancora. E quell’amore mancato (e la cui mancanza lacera l’esistenza ogni istante) alla fine, arriverà? Da una madre, da un padre, da una sorella, da qualcuno, ma arriverà? Leggere Inès Cagnati fa nascere più domande di quante siano le risposte che offre, e anche per questo l’amiamo.

Recensione di Moreno Migliorati

GIORNO DI VACANZA Inès Cagnati

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