UNA CENA TRANQUILLA, di Cécile Tlili (Elliot – marzo 2024)
No, non è affatto una cena tranquilla quella di cui ci parla Cécile Tlili in questo suo primo, convincentissimo romanzo. Claudia è una fisioterapista, estremamente timida e si sente molto inferiore al marito Etienne, un avvocato d’affari parigino, che l’ha sedotta soltanto perché non le facesse troppa ombra. Ha organizzato lui questa cena. Ha invitato una coppia di vecchi amici, Johar e Rémi, che Claudia ha visto solo una volta.
È terrorizzata al pensiero di questa serata e di come gli amici dle marito potrebbero giudicarla. Rémi è un professore di economia, è stato lui a insistere perché venissero a questa cena. Johar è una brillante ingegnera a cui è stato appena offerto l’incarico di direttrice generale di un grande gruppo. In questa serata di fine estate, i padroni di casa, come gli ospiti, riveleranno molto di sé stessi.
Nello spazio di queste poche ore, infatti, tutto cambierà per questi quattro personaggi, ognuno dei quali ha dei segreti da proteggere, segreti che alla fine verranno a galla senza che nessuno possa impedirlo. Il romanzo diventa così per l’autrice un pretesto per affrontare diverse questioni scottanti: il posto della donna nella coppia, le motivazioni del successo professionale, l’importanza delle proprie origini familiari ed etniche ed altro ancora.
E lo fa con profonda intuizione e grande finezza sia in relazione ai conflitti interiori dei personaggi che agli imbrogli in corso dietro quella che doveva essere solo una semplice cena. Uno di quei romanzi che una volta iniziati, è difficile mettere giù perché prevale il desiderio di sapere come andrà a finire. Esordio narrativo più che convincente, quindi, per l’autrice francese.
Recensione di Moreno Migliorati
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