UN GIORNO PERFETTO Melania Mazzucco

UN GIORNO PERFETTO, di Melania Mazzucco (Rizzoli)

Mirabile, straordinario, impeccabile, disperato.

Questo romanzo di Melania Mazzucco “Un giorno perfetto”, è l’esegesi dell’imperfezione, l’esaltazione della follia, il racconto della violenza sgorgante, inarrestabile di un uomo contro la sua stessa natura, contro i suoi stessi “prodotti”.

Una narrazione serrata, stilisticamente perfetta, bilanciata ed incalzante nelle descrizioni, puntuale nei dettagli, con dialoghi misurati sul calibro dei personaggi in azione.

Melania Mazzucco non ha bisogno di presentazioni, già vincitrice del premio strega con “Vita” nel 2004, bissa un successo editoriale nel 2009 con questo romanzo da cui è tratto l’omologo film che non rende però giustizia ad una tela così orditamente raffinata fatta di parole ed immagini intrecciate da un lessico asciutto ma elegantissimo che dona ulteriore spessore ai contenuti trattati.

L’amara riflessione cui ci invita l’autrice, è tematica purtroppo sempre attuale: femminicidi ed infanticidi che si deflagrano in una settimana di boati mediatici per poi naufragare nel silenzio più meschino in attesa di una nuova girandola sullo stesso tema ma con soggetti diversi.

L’Italia dell’ipocrisia dello sdegno senza soluzione, di uomini che uccidono le proprie donne, di padri che si ammazzano dopo aver fatto strage della propria famiglia, e lí ai vertici ad osservare scandalizzati ed inermi, i politici di turno le cui sorti nazionali, contano molto meno del proprio conto corrente.

Una denuncia che nelle pagine finali si fa monito, accompagnato da un’estetica letteraria sublime dove il ritmo serrato, avvolgendo il lettore in una spirale senza fine, lo proietta verso un abisso, eterno, rugoso, angosciante, infinitamente mortifero.

Consigliatissimo.

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