TE NE DEVI ANDARE Daniel Kehlmann 

TE NE DEVI ANDARE, di Daniel Kehlmann  (Feltrinelli – febbraio 2022)

 

Nei film è divertente quando una vita cade a pezzi perché in quei momenti i protagonisti dicono frasi brillanti, nella realtà invece è solamente squallido e disgustoso.

Mentre sono a letto prendo il Kobo e mi imbatto in questo libro di cui mi attira la copertina.

Mi dico vediamo che parla e mi ritrovo a finirlo. Una storia strana, scritta in modo strano che mi lascia una sensazione strana.

Apparentemente protagonista del libro sembra essere una famiglia composta da un uomo, uno sceneggiatore di cui non viene svelato il nome e che di volta in volta si identifica con il ruolo di padre, marito, vicino, una donna, la moglie attrice Susanna, e la piccola Esther, la loro bambina. Apparentemente sono i protagonisti ma in realtà la protagonista è la casa, questa grande casa isolata che l’uomo sceglie per poter lavorare in santa pace. La pace però fatica ad entrare in casa.

Turbamenti per il lavoro, turbamenti per il matrimonio, turbamenti per eventi strani che si verificano in questa casa in cui da un giorno all’altro spuntano foto mai viste, in cui gli angoli retti non misurano 90 gradi, in cui si vedono ombre e si sentono sussurri. A Kelhmann va il merito di aver saputo scrivere con maestria non un romanzo ma un insieme di tasselli che pagina dopo pagina trovano collocazione, va il merito di attrarre il lettore in un vortice di inquietudine in cui tutto è sospeso. Realtà, sogno, sceneggiatura danzano insieme ma a ritmi diversi.

Io l’ho divorato malgrado non sia scritto in modo scorrevole, non sono riuscita a fermarmi…un po’ come mi succede con i film horror o di suspense.

Consigliato a chi ama sperimentare…

Recensione di Maria Elena Bianco
TE NE DEVI ANDARE Daniel Kehlmann

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