STATO DI TERRORE Hillary Rodham Clinton Louise Penny 

STATO DI TERRORE, di Hillary Rodham Clinton e Louise Penny (Einaudi – ottobre 2021)

 

 

STATO DI TERRORE Hillary Rodham Clinton Louise Penny 
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Un tragico piano minaccia il mondo e gli Stati Uniti sono l’epicentro nel quale quella catastrofe si scatenerà, approfittando dei vuoti di controllo, dell’intesa tra i centri del terrore e di una amministrazione americana reazionaria da poco sostituita da una nuova che, costretta a misurarsi con i terribili rischi incombenti, dovrà salvare il Paese e risanare i guasti prodotti dal precedente Governo, che si definiva di ‘patrioti’, ma era fondato sull’intrigo.

Questo è lo scenario delineato nel libro scritto a quattro mani con Louise Penny, grande autrice canadese di gialli, da Hillary Clinton, first lady per otto anni, Senatrice, Segretaria di Stato e candidata per il Partito Democratico alla presidenza nelle elezioni vinte per numero di collegi, ma non per numero di voti, da Donald Trump.

Le note che alla fine accompagnano l’opera ci sveleranno i molteplici collegamenti tra la finzione narrativa e l’attualità, tant’è che uno dei principali interessi di questo ‘giallo politico’, una occasione non comune, sta nel fatto che, attraverso la narrazione di Hillary Clinton, si apre al lettore lo scenario, altrimenti nascosto, della amministrazione statale statunitense, dei suoi luoghi, delle sue procedure e di alcuni suoi esponenti.

Né è un caso che la figura di maggior spicco del libro sia proprio quella di una Segretaria di Stato la quale, girando senza requie tra gli USA, l’Europa, l’Iran, il Pakistan, la Russia, deve impedire che si realizzino i disegni criminali dei fomentatori del terrore e dei loro alleati: così, proprio grazie a questi avvenimenti che si susseguono con ritmi incalzanti, in molte delle persone che compaiono nel testo potremo individuare esponenti reali del nostro mondo odierno.

Al tempo stesso, un libro sull’amicizia, col rimando al forte legame tra Hillary e Betsy, amica di antica data morta prematuramente, che dà il nome ad una delle protagoniste della storia e a quello altrettanto solido con Louise Penny la cui mano, della quale saranno consapevoli i suoi affezionati lettori, si riconosce in modo manifesto nelle descrizioni dei fatti, dei luoghi, dei sentimenti e degli stati d’animo contenute nel testo.

Un mondo svelato, una prosa intelligente, dialoghi serrati, inganni resi manifesti, intrecci ingegnosi dipanati con acume, qualche concessione a soluzioni suggestive e qualche piccola pecca di credibilità (ma siamo anche nel mondo dell’invenzione letteraria!), personaggi tratteggiati con spessore e un avvincente collegamento con gli scenari, ahimè non sempre tranquillizzanti, nei quali viviamo che seduce perché mescola con accortezza immaginazione e realtà: cosa possiamo volere di più da una lettura penetrante che tiene avvinti sino alle ultime pagine della sua conclusione?

Recensione di Giovanni Rossi

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