SCRUBLANDS NOIR Chris Hammer

SCRUBLANDS NOIR Chris Hammer

SCRUBLANDS NOIR, di Chris Hammer (Neri Pozza – febbraio 2021)

 

E alla fine, la pioggia

Nella desolata ed arida terra dell’outback australiano, dove le esistenze scorrono lente, si intrecciano le vite di personaggi dagli animi roventi, custodi di segreti scomodi.

Solo un anno prima, un episodio drammatico ha squarciato l’atmosfera cupa ed apocalittica della cittadina di Riversand, gettando gli abitanti in un turbine di ambiguità e di domande angoscianti.

Che cosa ha portato il giovane sacerdote del paese, apparentemente amato e stimato da tutti, ad uccidere a colpi di fucile i suoi parrocchiani, riuniti sul sagrato della chiesa in attesa della funzione?

In questo scenario sterile ed inquietante fa il suo ingresso Martin Scarsden, un reporter ostinato e capace che grazie al suo intuito, riuscirà a ricomporre i pezzi del puzzle, scovandoli nei luoghi più reconditi della coscienza umana.

La giovane libraia Mandalay Blonde, il funzionario di banca caduto in disgrazia Codger Harris, l’eccentrico Harley Snouch, e tutti i personaggi che aiuteranno Martin a dipanare l’intricata matassa, avranno un ruolo fondamentale nella vicenda.

Bugie, disperazione e vecchi rancori, accompagnano il ritmo incalzante della storia che tiene viva l’avidità del lettore, tenendolo incollato alle pagine di una storia talmente complessa, da non lasciare spazio ad ipotesi.

L’autore, più che a creare colpi di scena, si è indubbiamente prodigato nel trasmettere l’impatto che un territorio dai toni così aspri può avere sui suoi abitanti, dando vita ad un romanzo tutt’altro che banale, riuscendo, così, ad ottenere l’indulgenza del lettore, che non avrà una risposta a tutte le sue domande.

Recensione di Francesca Dicuonzo
SCRUBLANDS NOIR Chris Hammer

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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