RICCARDINO Andrea Camilleri

RICCARDINO, di Andrea Camilleri

 

Riccardino A. Camilleri
ACQUISTALO SU IBS ACQUISTALO SU LA FELTRINELLI ACQUISTALO SU LIBRACCIO

Recensione 1

Adesso è proprio finita… ho appena girato l’ultima pagina e la malinconia già ti avvolge in quest’estate malinconica. Se ne va Montalbano, ed è un’uscita di scena meravigliosa, che non si può proprio svelare (tranquilli: non muore!).

Negli ultimi anni avevo spesso criticato Camilleri per il fatto di scrivere i suoi romanzi più per la tv che per i suoi lettori, e infatti in questo libro (scritto quindici anni fa e uscito postumo solo adesso) tutti i nodi vengono al pettine.

 

 

Un libro che è un testamento e un omaggio insieme, che (per chi ancora avesse dubbi) consegna alla storia un grande Autore. È vero, di detective famosi ce ne sono stati innumerevoli nel mondo letterario, e chissà quanti altri ne verranno ancora… ma per nessuno di loro è stata creata addirittura una lingua “ad hoc”, una specie di esperanto siculo-genovese che, incredibilmente, anche il più negato verso le lingue (come il sottoscritto) dopo poche pagine non solo riesce a parlare ma se ne impossessa, entrando in un altro mondo, nel mondo di un personaggio che non dimenticheremo più.

Recensione di Sauro Scarpelli

 

Recensione 2

Decisamente diverso dagli altri capitoli dedicati a Montalbano, ci si trova dentro l’ironia e la comicità siciliana che forse solo un siciliano può apprezzare appieno .

Chiedendo pirdonanza faccio un piccolo appunto al maestro che da lassù spero non se ne abbia a male, l’uso eccessivo del dialetto rende il romanzo, a volte, difficile da decifrare anche per me che sono isolana e nonostante l’idioma dia perfettamente l’idea dell’ambientazione io ritengo sia poco accessibile a molti lettori.

 

 

In Riccardino vi è anche la mirabile descrizione del rapporto di amicizia, che è esistito tra personaggio e scrittore, un legame che li porta a fronteggiarsi, a parlarsi, a discutere su quella fruttuosa collaborazione che li ha visti protagonisti entrambi di storie che a volte stavano un po’ stette al protagonista e che il maestro, a forza di pennellate di colore e di mirabili intrecci prosaici, gli faceva calzare a pennello.

Che dire!!! Grazie Montalbano per averci mostrato l’ironia della vita e sopratutto grazie maestro per questo ultimo splendido regalo.

Recensione di Mariagrazia venuto

 

Recensione 3

Comprato stamani, nella doppia versione, e finito di leggere adesso: Bello e con tanti spunti di riflessione.

Riccardino Andrea camilleri

 

“Ma quelli che abitano nella via interessata al fatto di sangue so­no tutti lì, affacciati ai balconi e alle finestre, per vedere che cosa succede. Quin­di, appena Montal­bano scende dalla macchina, subito sente un dialogo “aereo” sulla sua testa, un dia­logo che lo riguarda.
«U Commissario arrivò!». «Cu? U Commissario?» «Sì, Montalbano!». «Ma cu, chiddru de la televisione o quello vero?».Tutto questo fa subito girare le scatole al Commissario”.Montalbano infatti non sopporta di essere scambiato per il suo alter ego”.

Questo è una parte dell’incipit di Riccardino l’ultimo romanzo scritto da Camilleri su Montalbano.

 

 

Un Montalbano “diverso” dal solito: in lotta continua con il suo autore e con il suo doppio popolare in tv. Si fronteggiano, si sfidano, battibeccano. Montalbano e l’autore. Il primo vuole vivere la sua vita e accusa l’autore di avergliela stravolta; l’autore accusa Montalbano di aver, lui, stravolto tutte le sue trame, di aver voluto che una cosa si sviluppasse e finisse come voleva lui e non l’autore.

Un Montalbano stanco, invecchiato che si trova a dipanare l’ennesimo giallo: un delitto che all’apparenza ha già un colpevole ma…quel “ma” non convince e svolge le sue indagini alla sua maniera.

L’inizio ricorda molto “Il giorno della civetta” di Sciascia: un delitto che tutti hanno visto e non…visto.

Da qui partono le indagini che vedono Montalbano convocato dal Vescovo di Montelusa che vuole sia lui a seguire il caso perché uno dei tre amici di Riccardino, Alfonso Licausi, è suo nipote, e fa pressione sul mondo politico, tra corruzione e nuovi governanti.

 

 

Le ricerche si sviluppano tra tradimenti, conti bancari, ditte e camionisti di un’azienda mineraria.

Tutto troverà la giusta collocazione e l’indagine troverà il suo epilogo così come Montalbano… uscirà di scena nella maniera più consona al personaggio.

Il libro è anche un omaggio a Pirandello e ai suoi “doppi”. La lingua è quella a cui ci ha abituato Camilleri: parti in “vigatese” e parti in  italiano.

Recensione di Lidia Campanile

 

Titolo presente nella Rassegna dei libri più letti e commentati di Luglio 2020

 

Riccardino A. Camilleri
ACQUISTALO SU IBS ACQUISTALO SU LA FELTRINELLI ACQUISTALO SU LIBRACCIO

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.