
RAGAZZA NERA RAGAZZA BIANCA, di Joyce Carol Oates (Mondadori)

L’incipit del libro è:
“Filadelfia 1975.
In un campus prestigioso e progressista, una ragazza viene trovata morta in circostanze non troppo chiare”…
Potrebbe essere il punto di partenza perfetto per un giallo ma non è così…
Il campus è il luogo dove una ragazza nera Minette Swift, studentessa meritevole, dal carattere deciso, assertiva e determinata si incontra con Genna Hewett-Meade, bianca,che sarà la sua compagna di stanza e che, all’opposto, è una persona tranquilla e accomodante. La prima è figlia di un pastore religioso, interessante ed autorevole, ha una sorella allegra ed estroversa e la mamma, ex infermiera, che ama cucinare e che spesso farà pervenire a Minette pacchi con ogni ben di Dio.
Genna ha una famiglia disfunzionale : il padre M Meade, discendente di un fondatore del college, è un avvocato coinvolto nella difesa legale di persone accusate di aver compiuto atti di terrorismo, come forma di protesta contro la guerra. Veronica la madre, che amava essere chiamata per nome , era un’ hippy amante dell’alcol e di diversi discepoli del marito . Richard (detto“Rickie”),che andò via di casa a 16 anni, è suo fratello maggiore.
A Genna sarebbe piaciuto diventare amica di Minette ma il loro rapporto fu sempre sbilanciato a causa del carattere di entrambe. Minette aveva un carattere spigoloso e difficile da gestire data la sua tendenza a prendersela facilmente o a reagire in modo eccessivo ad ogni osservazione. Genna, invece, a causa del suo desiderio di comportarsi in modo giusto ed egualitario verso le minoranze, arriva a considerarsi inferiore a lei e ad umiliarsi per guadagnare un briciolo di considerazione.
Quindici anni dopo la morte tragica di Minette, Genna si ritrova a riflettere sul passato e, per capire fino in fondo, cerca di considerare non solo chi fosse Minette come persona, ma anche come fosse vista e trattata dagli altri, quali opportunità avesse a disposizione, e come le norme e i valori della società abbiano influenzato la sua esistenza. Tra i tanti temi affrontati in questo libro: difficoltà delle relazioni umane, società americana in crisi politico-sociale a
seguito delle vicende della guerra del Vietnam e dello scandalo Watergate,
rivendicazione dei diritti delle minoranze e forme di razzismo … il tema principe è la famiglia.
Genna mette in discussione se stessa e la sua famiglia. Il padre scriveva “La famiglia è una creatura dalle molte teste, come l’Idra” metafora per metterne in evidenza la complessità .
La famiglia è descritta come un’illusione naturale ormai estinta, con la vita privata svalutata e considerata insignificante se paragonata alla vita collettiva del Popolo e della Rivoluzione.
Le aspettative dei genitori e dei familiari possono esercitare una grande influenza sulle decisioni personali. Quando queste aspettative sono troppo rigide o irrealistiche, possono portare a sentimenti di inadeguatezza e ribellione e possono giocare un ruolo decisivo nel modellare la vita di un individuo, spesso in modi che portano a conseguenze tragiche
Recensione di Francesca Armentano
Commenta per primo