QUELLO CHE NON TI HO MAI DETTO, di Celeste NG
“Lydia è morta. Ma questo ancora non lo sa nessuno. 3 maggio 1977, sei e mezza del mattino, nessuno sa nulla se non una semplice cosa: Lydia è in ritardo per la colazione.”
Così comincia. Ha la parvenza di un thriller (la scomparsa di Lydia, il ritrovamento del corpo senza vita, i dubbi su cosa sia veramente accaduto – omicidio? Suicidio?), ma in realtà la vera indagine è sui personaggi: la psicologia, le aspirazioni, la rabbia, le ferite. James e Marilyn, riversano tutte le speranze e i sogni che non hanno realizzato per sé stessi, nella loro primogenita Lydia. James vuole che Lydia sia come gli altri, integrata e felice, Marilyn vuole che Lydia diventi un medico, così le compra i libri di testo sulla biologia e l’anatomia come regali di compleanno e la iscrive a lezioni extra ogni volta che è possibile. Ma nessuno che si preoccupasse cosa lei volesse veramente, i suoi sogni di adolescente, le sue difficoltà di essere una cino-americana negli anni 60-70, le sue aspirazioni soffocate dai progetti dei genitori.
“Nella sua mente, Marilyn tesseva il futuro di Lydia con un lungo filo dorato, il futuro che era convinta che anche la figlia volesse: Lydia con i tacchi alti e un camice bianco, uno stetoscopio intorno al collo; Lydia china su un tavolo operatorio, circondata da uomini impressionati dalla sua bravura. Ogni giorno sembrava sempre più possibile.”
Il romanzo è soprattutto un’indagine sulle dinamiche familiari, sull’integrazione, un romanzo sull’identità, su quello che vorremmo essere e quello che gli altri, comprese le persone che ci vogliono più bene, immaginano che siamo, o, peggio ancora, vorrebbero che fossimo.
Alla fine sappiamo i sogni degli altri, di quelli che sono sicuri di sapere cosa è meglio per noi ma così, un po’ alla volta, smarriamo la nostra strada e la nostra vita.
“Non so” rispose Lydia. “La gente decide come sei prima ancora di conoscerti. Un po’ come hai fatto tu con me. Pensano di sapere tutto di te. Peccato che non sei mai la persona che credono”.
Essere genitori è uno dei mestieri più difficili del mondo. Si vorrebbe sempre il meglio per i propri figli, ma chi stabilisce cos’è il meglio? Questa è la morale di questo libro meraviglioso ma anche estremamente straziante.
Recensione di Cosimo Aprile
QUELLO CHE NON TI HO MAI DETTO Celeste NG
Commenta per primo