
Premio Goncourt 1999: ME NE VADO, di Jean Echenoz (Einaudi)
La scrittura di Echenoz non lascia indifferenti: incisiva, tagliente e – per certi aspetti – crudele. Il romanzo è sorprendente nella sua costruzione, in alcuni casi sembra un giallo, in altri parla di solitudine esistenziale e sempre coinvolge il lettore e lo lascia in equilibrio instabile sopra ad un filo sospeso tra le nuvole. Egoismi, indifferenza, vera e propria malvivenza, tutto si mescola e si ricompone in quadri diversi e sorprendenti. L’ambiente dell’arte parigina viene sezionato e massacrato con il ghigno malevolo di chi conosce i meandri della pochezza umana delle persone che si autoincensano per poi crollare miseramente al primo intoppo. E il mondo? E’ lì fuori, a portata di mano, per chi abbia voglia di affrontarlo e apprezzarlo. Se no….nebbia e dimenticanza.
Di Barbara Monteverdi
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