Perrin SI, Perrin NO: TRE Valérie Perrin. Voi da che parte state?

Valérie Perrin

Perrin SI, Perrin NO: TRE, di Valérie Perrin. Voi da che parte state?

PERRIN SI

Ecco spiegato il successo della Perrin! – TRE Valérie Perrin (E/O – giugno 2021)

 

Tre V. Perrin
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I romanzi della Perrin mi piacciono. Ecco perché ho comprato subito l’ultimo.

E mi piacciono nonostante io non segua sempre le mode del momento e nonostante non scelga mai i libri in base alle classifiche o alla pubblicità.

Sono sicura che, come quelli precedenti, anche Tre, sarà letto da tante persone e recensito, qui nel gruppo , mille e mille volte, fino alla noia.

Semplicemente perché è bello.

È una storia. La storia di tre amici.

La Perrin racconta, e in questo sta il suo talento, la sua forza.

Racconta di Nina, di Adrien e di Etienne, saltando, in continuazione, dall’infanzia all’età adulta, con una tale fluidità, che alla fine ti domandi come sia stato possibile non perdersi.

In realtà c’è come “una corda” per tutto il romanzo, che ti permette di andare avanti senza smarrirti tra i flashback, le sorprese, i retroscena, ed è la curiosità di capire , di vedere , di sapere.

In tutti i suoi romanzi, pur non essendo dei thriller, c’è sempre qualcosa da scoprire.

La sua capacità è quella di rendere speciali le storie ordinarie, unici e misteriosi i suoi personaggi.

E ti ritrovi ad aspettare di conoscerli meglio, girando pagina dopo pagina, desiderando di capire qualche cosa di più di ciascuno di loro, quando in realtà, loro sono stati sempre intorno a te.

È che noi non sappiamo raccontarci come fa la Perrin.

Recensione di Benedetta Giannoni

PERRIN NO

NON TUTTI AMANO LA PERRIN! Una recensione fuori dal coro: TRE, di Valérie Perrin

 

Forse…

Troppe volte ho visto passare post su “Cambiare l’acqua ai fiori” ma non l’ho mai letto ne ho mai desiderato leggerlo.
Così, col vago dubbio di aver perso una lettura interessante, questa volta ho anticipato i tempi con l ‘ultimo libro di Valerie Perrin.
Senonché, giunta quasi alla pag. 200, mi sono addormentata.
E’ un evento raro addormentarmi nel leggere, per la TV e’ un’ altra cosa…

 

 

Risvegliandomi ho fatto diverse congetture:

-forse la scorrevolezza e l’ impiego di termini di uso comune mi hanno rilassata tanto da causare l’ abbiocco,
– oppure, avendo un passato da scenografa, Valerie Perrin tende ad un linguaggio molto descrittivo e un po’ stereotipato : Etienne è alto, biondo, occhi azzurri, Adrian e’ basso, moro, occhi neri, Nina e’ affascinante e complessa. L’ autrice cioè tende a “dirla tutta” non lasciando spazio all’ immaginazione del lettore.

– o forse quel continuo saltare dal presente al passato, cambiando oltretutto l’io narrante (si sa, è di tendenza, ma i latini dicevano EST MODUS IN REBUS) mi ha estenuata nello sforzo di riannodare i fili del discorso.

 

 

-la misteriosa Virginie tornata dal passato non mi ha creato particolari curiosità, almeno fino a pag. 200. Ho immaginato un 3 più 1.

Ma credo di aver fatto in tempo a capire che gli ingredienti della soap, aiutatemi a trovare un termine meno ” tranchant” amici lettori, ci sono tutti, i problemi dell’adolescenza, gli amori giovanili unilaterali e non, problemi di identità, genitori assenti, cadaveri nascosti in fondo al lago, animali da salvare.

Forse il tema di fondo è se e come l’amicizia possa resistere o evolversi col passare del tempo. E l’amore, ovvio.

Ma dato il “mestiere” della scrittrice penso che la storia possa funzionare.
Riproverò, forse, mi mancano solo 430 pagine!

Recensione di Ornella Panaro
TRE Valerie Perrin

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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