MILLE GRU Yasunari Kawabata

MILLE GRU, di  Yasunari Kawabata (SE)

Mille gru Yasunari Kawabata Recensione UnLibroIl figlio di un maestro del tè si trova circondato dalle donne che segnarono la vita di suo padre, senza riuscire a decidere quali legami mantenere e quali tagliare, poiché incapace di liberarsi veramente del fantasma del genitore, un uomo che aveva dedicato tutta la vita all’inseguimento di un ideale estetico rappresentato dalla perfezione dei gesti e degli oggetti necessari a una cerimonia che agli occhi del protagonista, un normale impiegato completamente integrato in uno stile di vita moderno, non suscitano altro che noia e sgradevoli ricordi.

Eppure, per il protagonista del romanzo, è fondamentale fare i conti con quel passato che sente distante ma che è incarnato nelle donne che il padre ha amato e che egli stesso sente di amare, intrecciando relazioni destinate a concludersi in una tragedia inevitabile.

 

Un racconto scarno, una prosa frammentata costruita per immagini e descrizioni essenziali e precise, che procede per simboli e allusioni, attraverso la quale l’autore compone una profonda riflessione sul rapporto tra antico e moderno, tra la purezza della tradizione e l’involgarimento della modernità, in un confronto generazionale che ha come filo conduttore la cerimonia del tè, vista come esempio perfetto di quel bagaglio culturale che le nuove generazioni sembrano decise a rifiutare, sebbene tale rifiuto sia sempre accompagnato dal rimpianto.

Lettura raffinata, difficile ma affascinante, consigliata a lettori appassionati.

Recensione di Valentina Leoni

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