MALGRÉ-NOUS CONTRO LA NOSTRA VOLONTÀ Caroline Fabre-Rousseau

MALGRÉ-NOUS CONTRO LA NOSTRA VOLONTÀ, di Caroline Fabre-Rousseau

Ci sono delle storie raccontate che sembrano rivelarti pezzi della tua storia, ci entri dentro e ti senti a casa, scopri dettagli che non ti appartengono eppure è come se tu li avessi sempre attesi. Non so se c’entra che sono mezza francese e che ho una cugina che abita dalle parti di Montpellier e un’altra ancora che si chiama proprio come il lieto fine della storia.

 

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Laetitia deriva dal latino e significa gioia, letizia. Un senso lieve invade il lettore quando chiude il libro. La pesantezza delle vite di ognuno dei personaggi acquisisce leggerezza e si dissolve nelle note musicali che ci accompagnano durante tutto il tempo della lettura. In appendice per facilitare, vengono enumerati tutti i brani che fanno da colonna sonora. Partendo da uno Stabat Mater di Pergolesi passando dai Cranberries e The Pogues, da Nina Simone a Duke Ellington, da Mozart a Schubert. Chopin, Beethoven, Debussy e il piano. Il piano che nella copertina dell’edizione italiana prende fuoco.

 

Immagine molto bella perché potente ed evocativa. La storia inizia proprio da uno spartito per pianoforte, in una Montpellier contemporanea con i problemi nostri di relazioni, di coppie che si disfano, di amori che si scoprono, di personalità che si risolvono. Ma per potersi risolvere si deve scavare. Nella memoria della famiglia. Nella quotidianità della propria vita. E mentre s’impara a fare spazio a se stessi, nel tentativo disperato di strappare via qualcosa che tutt’a un tratto è diventato opprimente, si scopre ancora una volta che sono le relazioni la chiave del successo individuale. Che senza l’altro non sono nessuno e che con l’altro riesco a realizzarmi. A dar fuoco alle mie passioni.

 

A ogni personaggio avviene questo. Che sia il figlio, l’ex moglie, il fratello, l’amica. Tutti sono impigliati in un vortice di eventi che obbliga a introiettarsi vorticosamente per venirne fuori vivi. L’autrice con questo romanzo indaga quello che siamo diventati contro la nostra volontà, spesso inconsapevolmente schiavi degli stereotipi, delle imposizioni del ruolo sociale, familiare e delle abitudini. Altrettanto ignari del fatto che non si vive più una vita nel rispetto della propria identità, ma nella lenta e alienante resa alla routine che impone ritmi, scadenze e scansioni. Il titolo lo dice esplicitamente: contro la nostra volontà, ma prima troviamo l’espressione francese “malgré-nous” che senza il trattino significa ciò che dice il titolo, e con il trattino indica quei poveri ragazzi francesi, nati nelle regioni della Lorena, dell’Alsazia e della Mosella che furono costretti ad arruolarsi nell’esercito tedesco durante l’occupazione nazista.

 

Caroline Fabre-Rousseau si cimenta con la scrittura da sempre, ma questo è il suo primo romanzo e la traduzione italiana è frutto di un incontro, per l’appunto. Di una relazione. Di un’amicizia. La scrittrice italiana Paola Casadei che ha scelto di vivere a Montpellier è la protagonista dell’edizione italiana che ha trovato casa presso Ensemble a Roma. Una bellissima storia che continua anche oltre il libro, che vuole eliminare ogni confine che sia geografico, fisico, mentale o onirico. La vita vale la pena viverla e i segreti vanno raccontati. Perché la parola è salvifica. Risolve.

I consigli del Caffè Letterario Le Murate Firenze, di Sylvia Zanotto

 

MALGRÉ-NOUS CONTRO LA NOSTRA VOLONTÀ Caroline Fabre-Rousseau

 

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