MAESTRA Lisa Hilton

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MAESTRA, di Lisa Hilton

“ Odiare significa mantenere lucidità
E sangue freddo…condannati
Alla solitudine”

Pare che Lisa Hilton sia una bella, colta e raffinata storica dell’arte. Laureata ad Oxford, ha studiato a Firenze e a Parigi, conosce diverse lingue e ha scritto saggi, libri di storia, romanzi storici, pubblicazioni accademiche, collaborando con numerose e importanti testate giornalistiche. “Maestra” è il primo libro di una trilogia definibile come un “hard thriller”, considerato come uno dei casi editoriali dell’anno.

Alla London Book Fair 2015 è conteso dalle Case Editrici che si danno battaglia per acquistarne i diritti di pubblicazione, analogamente alle Case Cinematografiche, desiderose di trasporlo sul grande schermo, e ai 38 Paesi che si sono accaparrati i diritti di traduzione.

 

In Italia se lo aggiudica la Longanesi mentre la Columbia Picture vince la possibilità di trasformarlo in un film di successo. E’ subito un gran battage pubblicitario in cui vengono riportate dichiarazioni entusiastiche di critica e pubblico.

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La protagonista è definita come una donna ricca di energia e complessità morale (New York Times), il libro come un thriller veramente sorprendente (Daily Mail) e un bestseller di qualità (Vanity Fair) e la sua autrice come la nuova regina del romanzo erotico, un vero e proprio fenomeno mondiale (Le Figaro).

Judith Rashleigh giovane, bella, coltissima, è assistente di una prestigiosa casa d’aste londinese. Ma la sua bellezza, la sua intelligenza e la sua cultura non bastano ad infrangere le barriere della corruzione e del maschilismo imperante e il suo destino, nonostante gli sforzi, sembra essere marginale e umiliante.

Quando poi viene licenziata in tronco dal suo capo e in malo modo, decide che lo scopo da perseguire nella sua realizzazione personale avrà come alimento principale la rabbia e l’odio, la spietatezza e persino l’omicidio.

Ambientato nel mondo dell’arte, dove denaro e bellezza si mescolano creando decadenza, originando corruzione e giochi di potere, dove il riciclaggio, la truffa e la mafia stessa sono sempre in agguato, Judith si muove negli ambienti dorati e griffati delle feste elitarie a base di sesso e droga, negli hotel di lusso, nei grandi yacht miliardari, nelle località di villeggiatura esclusive, nelle grandi città d’arte europee, fermamente decisa a conquistare il suo posto al sole con ogni mezzo.

 

Parafrasando la celebre commedia teatrale di William Shakespeare, “Molto rumore per nulla”, è questo il primo pensiero che viene alla mente leggendo e portando faticosamente alla fine quest’opera definita straordinaria, al confronto della quale l’inflazionato “Cinquanta sfumature di grigio” potrebbe essere annesso alla letteratura, anche se Judith è l’antitesi della protagonista di quest’ultimo. Il livello però è assimilabile.

La protagonista è una donna sgradevolissima anche se all’inizio del libro sembra improntata verso i valori dell’onesta culturale e morale, donna che non disdegna il lavoro di entraineuse non solo per sbarcare il lunario ma anche e soprattutto per circondarsi di brands costosissimi che le permettano di frequentare il bel mondo e di avere una casa arredata con mobili ed oggetti di alto livello.

 

In effetti è una povera sociopatica, votata alla solitudine e ad un sesso violento e selvaggio alla mordi e fuggi ogni volta che le è possibile praticarlo (il tutto con dovizia di particolari, persino con spiegazioni tecniche).

Empatia zero, stile di scrittura mediocre, trama ingarbugliata, personaggi scolpiti con l’accetta (chissà perché gli uomini assomigliano tutti a dei santi bizantini e/o hanno tutti una pancia prominente, messa in secondo piano da altre doti…artistiche. Uomini con la pancetta o con la panciona, vivrete un nuovo splendore!), omicidi grotteschi con espedienti post mortem (C.S.I. insegna) assurdi, furbetti e nel contempo stupidotti, lunghe liste di marche d’abbigliamento, di scarpe, di borse e di gioielli tanto da far sospettare una sponsorizzazione delle stesse a favore del lancio del libro e l’incubo della pubblicazione del seguito di questa insulsa storia.

Tutto questo è “Maestra”. Consiglio la lettura solo a chi ha tendenze masochistiche, a chi non sa dove buttare i suoi soldi, a chi è talmente sano che vuole provare l’ebbrezza di un mal di testa, a chi segue la politica del chiodo scaccia chiodo. Tutti gli altri sono caldamente invitati a lasciar perdere.

Recensione di Maristella Copula

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