IL PASSAPAROLA DEI LIBRI ha intervistato Fabrizia Gioiosa della libreria Kiria di Potenza
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
La Libreria Kiria nasce come libreria libera e indipendente nel 2010 a Potenza, in Lucania, nel profondo Sud. Svincolarsi dalle rassicuranti e a volte appiattenti logiche di mercato tipiche della grande distribuzione, ha prodotto nel tempo un rapporto di qualità con i nostri clienti che partecipano ai laboratori, alle presentazioni e alle iniziative di diffusione culturale che proponiamo. Chi entra da Kiria sa che acquistare presso le piccole realtà del territorio contribuisce a mantenere vivo il luogo in cui si vive.Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
Lettori accaniti, lettori occasionali, non lettori in cerca del libro giusto da regalare… Più facile catalogare i libri che i nostri lettori!
Lettori si nasce o si diventa?
Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
Le preferenze e i gusti dovrebbero rientrare in una raffinata sequenza di algoritmi per cui il ruolo del libraio sarebbe ormai sorpassato per il lettore. Il condizionale è ancora d’obbligo dal nostro punto di vista.
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
Social come mezzi per veicolare contenuti e diffondere temi, chiavi di lettura e connessioni inedite? Così sì, ci piacciono e li usiamo (Facebook, Instagram e WhatsApp). I social che ingabbiano i lettori annullando il piacere di vivere le librerie, interagire con i librai e lasciarsi ispirare da una copertina o da quel libro che fa capolino da uno scaffale? Così no, non ci piacciono.
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Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
Difficile non nominare la Ferrante Fever come è stata ribattezzata negli States. Un’onda lunga che sembra non finire e un successo davvero popolare quello de “L’amica geniale” fondato sul passaparola e ripartito con l’apprezzata serie tv.Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
Vero che il disinteresse alla lettura da parte dei giovanissimi è purtroppo dilagante. Difficile elaborare una strategia per creare un ponte con un mondo che pare così distante. Scrittori, librerie, case editrici, ma soprattutto professori d’italiano, storia, filosofia (anche matematica e scienze)… tutti possono provare a incuriosire i più giovani e avvicinarli alla lettura.
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
Consigliate un libro, secondo voi imperdibile, ai nostri lettori.
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