LE INTERVISTE DEL PASSAPAROLA DEI LIBRI – Libreria Il Bastione

Libreria Il Bastione Cagliari

IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Maria Luisa Siddi della Libreria Il Bastione Cagliari

Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?

Libreria Il bastioneMaria Luisa Siddi classe 1985, da 17 anni libraia.

Alessandro Berlucchi classe 1981, giovane imprenditore.
Mesi fa di fronte ad un caffè abbiamo deciso di buttarci in questa pazzia, rilevare la
Libreria più antica di Cagliari. Il nostro obbiettivo è quello di farne nuovamente un punto di riferimento per i Cagliaritani, con l’organizzazione di eventi, laboratori per bambini, professionalità e tanto amore per i libri.
A darci man forte in questo progetto, Roberta Baldi( libraia innamorata e socia minoritaria) e Sergio Matta, esperto libraio che da una vita sta in mezzo ai libri.
In un periodo dove le librerie cadono come le mosche d’autunno, noi scommettiamo sull’amore per i libri e sull’importanza di tessere e coltivare i rapporti, perché l’empatia e la professionalità sono fondamentali contro colossi come Amazon.
Quindi lunga vita alla
Libreria il Bastione, intanto iniziamo già a prepararci per la festa del centenario, siete tutti invitati! Sarà una gran bella festa!

Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?

Libreria Il Bastione CAÈ una clientela variegata la nostra, dai bambini in fasce che scalpitano per far suonare i libri sonori e acchiappare quelli tattili, agli anziani che ancora prediligono il cartaceo e vengono a fare una chiacchierata con noi librai.

Riassumendo i nostri clienti sono amanti veri  del libro che amano sentirsi a casa quando varcano la soglia della nostra libreria!

Lettori si nasce o si diventa?

Direi entrambe le cose. C’è chi ci nasce con l’istinto del lettore e non ne può fare a meno. C’è chi col tempo lo diventa, si avvicina alla lettura in maniera graduale ma il risultato poi è sempre lo stesso: non ne potrà più fare a meno.

Essere librai nel 2020: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?

Una grande sfida. Serve coraggio e perseveranza. La parola d’ordine è RESISTERE!

Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?

Il Bastione CagliariPensiamo che l’essere social non leda la figura del lettore. Sarebbe da matti non utilizzare un canale potente come la rete per promuovere la lettura e le attività che ruotano attorno ad essa con i mezzi social che abbiamo a disposizione in questo periodo storico che stiamo vivendo. L’impatto che questi mezzi hanno sulla nostra attività è favorevole, sopratutto in questo scenario apocalittico ci permettono di accorciare le distanze.

Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?

I libri che tramite i Passaparola ci richiedono di più sono Cecità di Saramago, La Pestedi Camus e Spillover di Quammen. Si parla di distopie, scenari apocalittici, virus. E’ come se Il lettore ha sempre bisogno di ritrovarsi in quello che legge.

Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?

Qualcosa di già visto: la tetralogia dell’amica geniale della Ferrante.

In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?

Libreria il Bastione CABisognerebbe ascoltarli e anche se le loro richieste spesso sono figlie del tempo che viviamo e ci appaiono distanti da quello che avremmo voluto consigliare loro, credo sia un bene assecondarli. È importante che maneggino l’oggetto libro, che se lo facciamo amico, pian piano i gusti si affinano.

Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate  una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?

Non vendiamo e-reader ne e-book. Siamo rimasti al cartaceo.

Consigliate tre libri, secondo voi imperdibili, ai nostri lettori, motivandone la scelta.

SETE della Nothomb (Voland)

Come si fa a non affezionarsi al Gesù descritto dalla Nothomb? Impossibile.
È un uomo. Nella sua ultima notte che precede la crocifissione,  è un uomo come tutti gli altri. Avvilito, impaurito, deluso, preoccupato per sua madre, non è mica naturale sopravvivere ad un figlio, e innamorato della sua Maddalena, ricorda i primi sguardi tra di loro, si chiede se guardi tutti allo stesso modo, perché a lui manca il respiro quando lei posa gli occhi sui suoi. Non si capacita di tanta bellezza. Un po’ polemico con i suoi discepoli, hanno scritto un sacco di inesattezze sul suo conto!
È un uomo. Un uomo con un corpo, e al corpo prima o poi viene sete. Cosa può saperne suo padre che un corpo non ce l’ha?
La Nothomb è dissacrante, come suo solito. Non è una novità. Stupisce peró la sua capacità di non sbagliare mai un colpo, chapeau!

Libreria il Bastione CALE TRANSIZIONI di Pajtim Statovci (Sellerio)

È un libro toccante. L’io narrante trasmette un’ urgenza all’ ascolto, attraverso una prosa viva e pulsante, che non si può non accogliere.

Il viaggio di Bujar inizia a Tirana, sono gli anni ’90, segnanti per l’ Albania, e prosegue in altre città, ognuna delle quali fa da sfondo alle sue transizioni:cambio di nome, di aspetto, di relazioni sociali e sentimentali. L’ unico suo desiderio è che la sua storia, così tragica, venga semplicemente accettata con compassione.

La fine del libro è un pugno nello stomaco che lascia doloranti e senza fiato.

SOSTIENE PEREIRA Feltrinelli Comics

Troverete  in “Sostiene Pereira. Una testimonianza.” (Feltrinelli Comics)delle  tavole che assomigliano a mini capolavori. Impreziosiscono la trama rispettando lo spirito originario del romanzo: sfondi indistinti e cupi fanno da scenario ai momenti più funesti, a leggere dei dialoghi di Pereira con la moglie defunta e con il suo ego ci si commuove e si sorride, taccio sulle tavole finali. Questa piccola opera d’arte merita la vostra attenzione…certo questo lo sostengo io ma sono sicura che lo sosterrebbe anche Pereira!”

p.s

Due righe sulle ultime settimane in libreria:

È surreale.
Qui cerchiamo di resistere.
Già prima del decreto, ci siamo organizzati con la vendita on line del nostro catalogo tramite le pagine social e i libri abbiamo iniziato a consegnarli nelle case dei nostri clienti, per agevolare chi in libreria non poteva arrivare.
Uscito il decreto, la voce delle consegne a domicilio si era già sparsa e siamo stati invasi di richieste, sopratutto da parte di quei figli con genitori anziani che vivono soli e che attraverso i libri si consolano. Ma anche amici che per festeggiare un compleanno a distanza regalano ancora un libro, (e ci chiedono di scrivere per loro una dedica) stavolta a domicilio. Sia chiaro, richieste evase in sicurezza come da decreto.
In questo periodo così duro, sono in tantissimi a sostenerci. Riceviamo ogni giorno messaggi di incoraggiamento e ringraziamento per non aver mollato. E questo ci scalda il cuore. E se per alcuni i libri non sono beni di prima necessità, è inopinabile che siano una cura per l’anima.
Quindi. E’ dura ma non si molla!
intervista del 24 marzo

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