LE INTERVISTE DEL PASSAPAROLA DEI LIBRI – Edizioni Clichy

Le interviste del passaparola dei libri Edizioni Clichy Recensioni e News UnLibro

IL PASSAPAROLA DEI LIBRI, in occasione della manifestazione “Firenze Libro Aperto” ha intervistato Tommaso Gurrieri direttore editoriale di “Edizioni Clichy”

– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice e a che tipo di lettori si rivolge?

Edizioni Clichy nasce nel 2012, fondata da alcune delle persone che per cinque anni avevano lavorato per la casa editrice Barbès. Anche la direzione editoriale è la stessa di quel precedente progetto, chiuso per problemi della sua proprietà ma esterni alla casa editrice, e infatti Clichy riprende gran parte di quella storia, continuando a proporre – Le interviste del passaparola dei libri Edizioni Clich Recensioni e News UnLibrocon un cambio di nome che corrisponde alla successiva fermata di una delle linee del metrò di Parigi – la letteratura francese contemporanea in Italia. Della Francia, da cui arriva la maggior parte delle proposte, Edizioni Clichy ripropone il gusto e il carattere, anche nei nomi delle collane, che sono tutti nomi di luoghi di Parigi come Gare du Nord, Rive Gauche, Père Lachaise, Bastille… Ci rivolgiamo a dei lettori attenti e appassionati ma non snob, curiosi, che cercano una bella scrittura e storie intense. Nella collana di libri per bambini, che si chiama Carrousel, proponiamo libri irriverenti e che trasmettono ai lettori più piccoli la voglia di trovare prospettive alternative e diverse da quelle normali e dovute.

Siamo una casa editrice completamente indipendente, di medie dimensioni, distribuita da Mondadori, presente in tutta Italia, che vuole proporsi senza presunzioni né snobismi ma con una coerenza progettuale estrema e rigorosa, con una serietà allegra, con un gusto europeo e un’attenzione particolare al bene più caro che tutti noi abbiamo e che è sempre più in pericolo: la libertà.

 

– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?

Non c’è un titolo unico né un progetto preciso. Abbiamo in catalogo ormai oltre 400 titoli, e ogni libro per noi è una Le interviste del passaparola dei libri Edizioni Clich Recensioni Libri e News UnLibrocreatura da curare, amare, lanciare nel mondo e veder vivere. Recentemente ci siamo concentrati su dei progetti produttivi più interni, e soprattutto su due, che sono la “Guida tascabile per maniaci dei libri” e la “Guida tascabile per maniaci dei film” che ci hanno impegnati moltissimo e che ci stanno dando enormi soddisfazioni. Anche perché abbiamo potuto metterci dentro tutta la nostra passione e il nostro amore per la letteratura e per il cinema, e i lettori sembra se ne siano accorti molto bene. Cerchiamo anche di seguire il lavoro di alcuni autori come Régis Jauffret, Pierric Bailly, Christian Oster, Shumona Sinha, Olivier Bleys, dei quali proponiamo le opere e ne curiamo la promozione perché li consideriamo non dei “prodotti”, ma persone che hanno in testa cose belle e che è bello ascoltare.

– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?

Il mercato italiano è pari a meno di un quarto di quello francese – e i francesi sono meno di noi – e a un ventesimo di quello tedesco, e a circa la metà di quello spagnolo. È un dramma. E il dramma peggiore è la considerazione che si dà alla cultura in generale nel nostro paese. Solo per fare un banale esempio, i francesi destinano alle politiche culturali circa il 4% del bilancio statale, noi italiani meno dello 0,5%, e con il governo di adesso i fondi sono stati ancora diminuiti. Di questa miseria quasi niente va alle politiche per la lettura e agli editori. E infatti per quelli che ci governano essere “intellettuali” è diventato un marchio d’infamia, qualcosa di cui ci si dovrebbe vergognare. C’è il serio pericolo che non si possa tornare indietro. Personalmente sono convinto che l’unica possibilità arrivi dalla scuola, fin dai primissimi anni di vita. Soltanto in un sano e cosciente rapporto con i bambini, lontani dalle famiglie, ascoltandoli, considerandoli persone, si può insegnare la libertà, la curiosità, la voglia di conoscere il mondo. Ma anche la scuola in Italia conta meno di cose come la sicurezza o lo spread. Temo ci sia ben poco da fare.

 

–  Cosa ne pensate delle vendite online che stanno sempre più prendendo il posto delle librerie tradizionali?

Le interviste del passaparola dei libri Edizioni Clichy Recensioni e News UnLibroLe vendite online dal nostro punto di vista strettamente commerciale non sono così diverse da quelle in libreria, il nostro distributore Mondadori, ci vende attraverso i siti come nelle librerie. Il problema sono i margini di guadagno e la massa indistinta in cui Amazon immerge tutta l’editoria. E questa è una tragedia per tutti, ma in particolar modo per chi come noi dedica all’oggetto libro, e quindi alla carta, ai caratteri di stampa, alle copertine, alla grafica, un’attenzione quasi maniacale. Occorrerebbe anche in questo caso mettere in campo delle politiche attive per sostenere le librerie e gli spazi legati alla lettura e al libro, ma oggi come oggi sarebbe come mettersi a parlare di filosofia in una discarica.

– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi ?

Da un po’ di tempo stiamo dedicando moltissima attenzione ai social, soprattutto a Instagram, sul quale facciamo veicolare il più possibile il nostro lavoro. E ne abbiamo osservato una notevole influenza anche sull’attenzione dei lettori. I social sono strumenti che purtroppo nella maggior parte dei casi vengono usati male o anche malissimo da persone che ci riversano dentro ansie, paure, frustrazioni, solitudini, ma sono appunto strumenti, e se vengono usati bene sono semplici modi di diffondere rapidamente e – volendo – anche intelligentemente dei contenuti.

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