L’ASSASSINIO DEL COMMENDATORE Haruki Murakami

L’ASSASSINIO DEL COMMENDATORE, di Haruki Murakami (Einaudi)

Non il migliore romanzo di Murakami anche se resta godibilissimo. La sconcertante routine di un ritrattista che, dopo il fallimento del suo matrimonio, vive come avvincenti storie “quasi” normali, oscillando fra mondi fantastici e reali nonché mondi paralleli e surreali. La differenza è sottile ma importante: cosa c’è di fantastico e cosa di parallelo (cioè appartenente ad un altro mondo, al metaverso o multiverso) nella nostra vita? Il ritrattista è un uomo solo, smarrito che ha bisogno di cercare un posto dove rifugiarsi.

Però ad un certo punto riesce a mettersi in discussione, guardando le cose anche da punti di vista diversi dal suo, quasi esterni a se stesso, sembra dirci Murakami. Ed è questa esperienza, che sembra semplice ma in realtà non lo è per nulla, a cambiare radicalmente la vita di quest’uomo e a dare un senso alle sue giornate del tutto ordinarie. Perché è solo vedendo oltre, come nel bellissimo film “perfect days” di Wim Wenders, che si può affrontare una vita monotona e triste riempiendola di significato

Recensione di Barbara Gatti

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.