L’ANNO CHE A ROMA FU DUE VOLTE NATALE Roberto Venturini

L’ANNO CHE A ROMA FU DUE VOLTE NATALE, di Roberto Venturini

 

Questo,  è decisamente più di un romanzo, sebbene piuttosto breve, merita.

Merita di essere consigliato.

A tratti grottesco, a tratti poeticissimo, narra vicende umane difficili, stentate, affannate, sullo sfondo di un litorale romano che pennella momenti e scorci di assoluta perfezione.

E poi si ride, perché il cuore della narrazione è dato da una serie di eventi comicissimi, pur nella tragedia.

Una risata che fa bene al cuore, come il segreto per sopportare il dolore, testamento spirituale del padre del protagonista: tutto sta nel pensare alla sofferenza come ad una tazzina di caffè. Non pesa nulla, ma se la sollevi tra le dita troppo a lungo, finisci per spossarti. Se invece a tratti la appoggi sul piattino e ti sgranchisci le dita, tutto diviene più sopportabile. Anche l’angoscia più lacerante.

Recensione di Cinzia Zeni

L’ANNO CHE A ROMA FU DUE VOLTE NATALE Roberto Venturini

L'ANNO CHE A ROMA FU DUE VOLTE NATALE R. Venturini
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L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

1 Commento

  1. Cara amica Cinzia, ho letto la tua recensione per L’anno che a Roma fu due volte Natale di Venturini: belle le parole, ma mettiti nei miei panni, se devo comprare questo libro, di che cosa parla, che storia racconta?
    Capisco che non bisogna spoilerare, tuttavia, anche solo per convincermi ad ascoltare una storia, almeno dimmi qualcosa in più…
    Grazie!

    Niva

Commenti

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