LA STANZA DEL VESCOVO, di Piero Chiara (Mondadori)
Il romanzo è inquadrato negli anni subito dopo la seconda guerra mondiale sul lago Maggiore. Il protagonista è un giovane (di cui non sapremo mai il nome) che gira il lago in lungo e in largo con la sua barca a vela e che si racconta in prima persona. Nel porto di Oggebbio conosce Orimbelli che lo invita a cena nella sua villa dove vive con la moglie e con la giovane e avvenente cognata vedova. Il nostro protagonista instaura con Orimbelli e con la sua famiglia uno strano rapporto di amicizia che prevede continue frequentazioni. Con Orimbelli condivide i viaggi in barca a vela alla ricerca di avventure spesso con frequentazioni femminili. Le scorribande dei due quasi-amici si intercalano con le soste in villa dove li accoglie la solita atmosfera ovattata e un po’ lugubre. Al nostro protagonista viene riservata la “stanza del vescovo” dove in passato dormiva un vero vescovo parente della famiglia.
Il romanzo è breve e contraddistinto da una scrittura elegante e scorrevole, mai banale. La lettura è piacevole e corre avida verso il finale a sorpresa tra atmosfere incantate del lago, dei piccoli paesi che vi si affacciano e delle stagioni che si alternano insieme ai colori dei boschi che ammantano le sponde.
Davvero un bel romanzo. Una lettura assolutamente consigliata.
Recensione di Stefano Benucci
Commenta per primo