La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: il Detective Topolino, l’Ispettore Manetta e il Commissario Basettoni
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INVESTIGATORI A TOPOLINIA: il Detective Topolino, l’Ispettore Manetta e il Commissario Basettoni
Chi si ricorda “Topo mistery”? Era una collana mensile di fumetti che raccoglieva le storie più avvincenti di Topolino in versione detective. Una sostanziosa parte della produzione del nostro si muove infatti nell’ambito del giallo, e in questo contrasta per certi versi con il Topolino dei cartoni animati più alle prese con scene di vita quotidiana e poco altro. Ma qual è il ritratto del celebre topo in versione investigativa e come sono le figure che ruotano attorno a lui? Diciamo subito che il buon Topolino a una prima impressione si presenta male, è un comune cittadino che presta la sua opera per puro senso civico, non ha divisa e non ha armi con sè e per di più non ha nè modi nè statura che possano incutere timore o soggezione.
Il suo modo affabile e alla mano di interagire e la sua semplicità spesso deludono chi vi si rivolge, eppure dietro una facciata apparentemente ordinaria si cela un grande cervello dotato di spirito di osservazione, capacità di ragionare e metodo deduttivo degno di Sherlock Holmes, non disdegnando di raccogliere consigli anche dalle menti più semplici, in primis il suo miglior amico Pippo. Il suo carattere non violento lo contrappone spesso a tre antagonisti ricorrenti, il nemico/amico Pietro Gambadilegno, lo scienziato Plottigatt e il più sadico Macchia Nera (che smascherato ha una fisionomia che ricorda per certi versi proprio Walt Disney…scherzi dei disegnatori!). Curiosamente di questi 3 solo Gambadilegno comparirà qualche volta come antagonista sullo schermo (la più evidente nella parodia de “I tre moschettieri), mentre Macchia Nera apparirà solo una volta in un episodio della serie Duck Tales (“Macchia Nera e l’aereo invisibile) ma come avversario di Zio Paperone.
E passiamo ora ai due rappresentanti delle forze dell’ordine di Topolinia, in primis il Commissario Adamo Basettoni, personaggio totalmente dipendente dalle deduzioni dell’amico Topolino, pronto all’azione ma dotato di profonda umanità. Ben più complicato l’ispettore Manetta, classico personaggio con proverbiale bombetta e non meno abituale sigaro, sempre nel ruolo di spalla del Commissario e in qualche modo corrispondente a Pippo come semplicità di ragionamento e imbranataggine. Soffre spesso il confronto con Topolino e il suo successo e gli va riconosciuto un certo impegno nel dare il suo contributo, talvolta con ottimi risultati.
Quando per un momento viene paventata la sua nomina a Commissario e il suo trasferimento giunge a Topolinia come sostituto Rock Sassi, poliziotto dall’aspetto peculiare (molto simile ai classici agenti delle serie TV americane), dai modi particolarmente rudi da sceriffo e incline all’azione; il trasferimento poi non ci sarà e i due si troveranno a essere colleghi e rivali sul luogo di lavoro, con risultati piuttosto altalenanti e sempre all’ombra del solito Topolino. Come avrete capito a Topolinia non c’è proprio verso di annoiarsi, e orde di disegnatori e sceneggiatori ci hanno regalato nel corso degli anni un numero imprecisato di storie avvincenti e gialli riuscitissimi con il buon Topolino in prima fila, cittadino comune all’aspetto esteriore ma fastidiosa spina nel fianco per la criminalità.
Di Enrico Spinelli
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