
La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: Fratello Cadfael (Ellis Peters)
Puntata n 95
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Fratello Cadfael
Ex crociato, marinaio e soldato, Cadfael approda all’abbazia benedettina di Shrewsbury non proprio per vocazione, ma per scelta maturata dopo una vita vissuta intensamente. Ha passato i cinquant’anni, ma la mente è sveglia come quella di un giovane segugio, e il cuore – ben nascosto sotto la tonaca – batte ancora per la verità, la giustizia… e qualche volta anche per l’amore.
Nel suo orto coltiva erbe curative e veleni letali con la stessa calma con cui affronta omicidi, scomparse misteriose e segreti ben più tossici. Cadfael non si accontenta di pregare per la pace dell’anima: la cerca con logica, intuito e una discreta dose di scetticismo ben temperato.
Con la sua ironia gentile, lo sguardo disincantato e un’etica tutta sua, sfida i dogmi e le rigide regole del monastero, pur restando fedele a un profondo senso del giusto. Quando un delitto turba la quiete monastica, si muove in silenzio ma con decisione, interrogando monaci, nobili e contadini con la stessa delicatezza con cui cura le sue piante.
Tollerato dai superiori e amato da chi ha qualcosa da nascondere, Cadfael è un uomo di confine: tra religione e razionalità, tra passato e presente, tra legge divina e giustizia terrena.
Lo stile di Ellis Peters è raffinato, pacato ma mai noioso: un equilibrio perfetto tra ricostruzione storica minuziosa, trama avvincente e umanità profonda. Le sue pagine odorano di rosmarino, pergamena e pioggia inglese. Cadfael è un investigatore medievale, sì, ma con il passo sicuro – e il cuore caldo – di un protagonista senza tempo.
Di Vincenzo Anelli
LA BARA D’ARGENTO Ellis Peters
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