
LA GRANDE SETE, di Erica Cassano (Garzanti – marzo 2025)

Siamo a Napoli, nel 1943, a vivere con Anna, la giovane protagonista e narratrice, quanto avviene durante la cacciata dei nazi-fascisti e l’arrivo degli americani.
Il romanzo prende il titolo e l’avvio (e gran parte del significato) dalla mancanza d’acqua che assetò la città contrapposta alla “miracolosa” disponibilità della stessa proprio nella modesta casa di Anna e della sua famiglia.
Si sviluppa poi con le vicende della famiglia, dei vicini, della città tutta e, ovviamente, della protagonista, immergendoci nel quotidiano di chi visse quel tempo di guerra affannandosi a sopravvivere e, nello stesso tempo, a cercare di “vivere”, di trovare e affermare se stessa e i valori in cui credere. È questa, in fondo, la “grande sete” di Anna.
Ben scritto, con una prosa scorrevole e, direi, semplice. Ricco di vicende, di relazioni e di tutti quei particolari che fanno respirare una “realtà”. Forse a tratti un po’ lento o ridondante, comunque interessante e meritevole di esser letto.
Recensione di Turi Rubino
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