
LA FARFALLA IMPAZZITA, di Giulia Spizzichino con Roberto Riccardi (Giuntina)

Giulia Spizzichino è una bambina ebrea cresciuta nel quartiere Testaccio a Roma e vive sulla propria pelle drammi quali le leggi razziali, l’esclusione dalla scuola fino alla deportazione di gran parte dei suoi familiari nei campi di concentramento e alla strage delle Fosse Ardeatine. Anni dopo, ormai adulta e a guerra finita, sarà lei a recarsi a Buenos Aires con il compito di riconoscere il criminale nazista Priebke e sarà una delle voci più attive nei processi che lo vedranno imputato.
Questo breve libro autobiografico ripercorre tutti questi eventi, il dramma di una famiglia pesantemente decimata, i fantasmi del vissuto che insidiano la mente e la vita della protagonista e il coraggio della stessa di guardare il Male negli occhi.
La narrazione non è lineare, da quasi l’idea di una nonna che racconta ai giovani nipoti gli episodi del suo passato e della Storia del nostro Paese; ne viene fuori un’esperienza di lettura coinvolgente e ricca di calore, efficacemente sintetica nelle descrizioni e nelle ricostruzioni storiche e profonda nei sentimenti e nelle sensazioni raccontate. Storie come questa ne abbiamo certamente già lette, ma di sicuro ne abbiamo sempre più bisogno perché non viene mai meno la sensazione di orrore e di paura verso qualcosa che è successo e che, come dice Primo Levi, può succedere di nuovo.
Recensione di Enrico Spinelli
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