LA FABBRICANTE DI STELLE Melissa Da Costa

LA FABBRICANTE DI STELLE, di Melissa Da Costa (Rizzoli –  aprile 2025)

“Per dirsi addio serve una bella storia.

Per ritrovarsi in luoghi incantati”

Una storia ad altissima intensità emotiva.

202 pagine che scorrerebbero in fretta, ma le emozioni fungono da freno.

Ci si immedesima in Arthur, moltissimo nella mamma Clarisse, poi nel padre Vic, e serve una pausa.

In qualche passaggio scende anche qualche lacrima abbondante, ed è il bello delle parole, avere la capacità di attivare sentimenti, di farci immedesimare nelle vite degli altri, di proiettare davanti ai nostri occhi i protagonisti nei loro luoghi, nei loro tempi.

È Arthur che con i suoi 5 anni ci racconta la storia, partendo da uno strano giorno, in cui le cose accadono diversamente dal solito, gli adulti si comportano concedendo inattese libertà …. La mamma gli rivela che dovrà partire per una missione speciale, destinazione Urano.

Tanti anni dopo Arthur sta per diventare papà, è in ospedale, attende la sua bimba e ripensa alla mamma, a quella storia, pensata e condita da una delicata e potente immaginazione … “la qualità più bella del mondo. Piantava semi che un giorno sarebbero germogliati”.

La paternità riattiva il passato, con ricordi da affrontare attraverso un nuovo sentire e ripercorrere così il tempo trascorso.

La storia è sviluppata con delicatezza, attraverso bellissime descrizioni soprattutto dei luoghi, con una parte visuale che viene stimolata dall’immaginazione, dagli ambienti immersi nella natura, illuminati dai colori.

Ho acquistato il libro dopo aver ascoltato l’autrice in una bellissima presentazione in libreria, in cui ha condiviso di aver tratto ispirazione dalla nascita del figlio, dall’immenso amore materno provato per il piccolo. Sentimenti protagonisti assoluti del romanzo.

 

Recensione di Stefania Lofiego

 

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