LA CASA SULLA SCOGLIERA Riley Sager

LA CASA SULLA SCOGLIERA, di Riley Sager (Time Crime – settembre 2024)

Il titolo di questo inquietante thriller è già di per sé un programma: è ambientato in una villa su una scogliera a picco sul mare, su un costone di roccia in lento movimento per cui la casa lentamente scivola e all’interno questo bradisismo è percepito con una leggera inclinazione degli ambienti che crea un’atmosfera quasi surreale dando un senso di precarietà e angoscia.

Siamo nel Maine dove nel lontano 1929 in questa enorme villa e’ stata commessa una serie di omicidi: padre, madre e figlia brutalmente assassinati; unica sopravvissuta è Lenore, l’altra figlia, sospettata di essere l’esecutrice della strage ma mai condannata per mancanza di prove.

Questo è l’antefatto. Oggi Lenore è un vecchia colpita da ictus, ridotta su una sedia a rotelle e incapace di parlare; di lei è chiamata a prendersi. cura, a metà tra infermiera e caregiver Kit, una giovane donna con i suoi tanti, piccoli e grandi problemi.

Lenore ha un solo modo di comunicare: una vecchia macchina da scrivere che può azionare con un solo dito della mano sinistra ed è attraverso questo mezzo che decide di offrire la sua storia a Kit.

L’atmosfera è vagamente gotica e si percepisce già dalla descrizione della natura poco ospitale e della casa vecchia anche se ricca ma comunque in disfacimento: mobili che rivelano una passata grandezza, pavimenti che scricchiolano, cucine buie e zeppe di vecchi armamentari, vetrate colorate che riflettono luci vere ed immaginarie, ritratti velati, tutto contribuisce ad accrescere la tensione.

Caratteristica principale è la grande quantità di colpi di scena che servono ad interrompere la monotonia di una narrazione non sempre interessante forse perche troppo diluita e con eccessiva attenzione a particolari poco utili.

Davvero eccessiva l’ultima parte, con le rivelazioni finali, i colpi di scena assolutamente improbabili si aggrovigliano in un racconto piuttosto sconclusionato.

Libro adatto a chi ama il genere splatter. Io l’ho iniziato con piacere ma finito a fatica

Recensione di Teresa Chi

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

1 Commento

Commenti

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.