L’ OMBRA DELLA SOLITUDINE, di Paolo Roversi (Marsilio – gennaio 2024)
Enrico Radeschi, un giornalista-detective? Assolutamente si per cui prestate attenzione nel dargli in pasto una preda da mordere perché poi non la mollerà più.
E di grosse prede da azzannare nella tetra Milano di febbraio, ne avrà più di una: iniziando dall’ omicidio di una ragazza dall’ oscuro passato per passare alla rapina di un furgone portavalori. Potrebbe bastare? No, no, perché il suo amico fraterno Danese è alla ricerca spasmodica della propria figlia data per morta da tempo ma…
Oh, mamma mia che bella matassa da sbrogliare per Radeschi!
Primo libro che leggo di questa serie: bello, avvincente, snello con la giusta ironia a cui non mancano interessanti spunti di riflessione.
Ma il punto di forza dell’ Ombra della solitudine è sicuramente “Enrico l’azzannatore” a cui è impossibile non affezionarsi perché è comunque un umano con i suoi dubbi e incertezze.
E allora tutti a tifare per il nostro amico in modo da spingerlo il più possibile verso la risoluzione dell’ l’intricato caso
Recensione di Marcello Avigo
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