Il prototipo dell’investigatore perfetto secondo Rachele Panizzi
Io, pur essendo una bimba, a Livorno siamo tutti bimbi/e anche a 60 anni…, di 42 anni, son di vecchio stampo quindi il mio prototipo di investigatore preferito è un misto tra Agatha Christie e Sherlock Holmes, una fusione tra arroganza, saggezza, sarcasmo, cinismo, ha la battuta pungente, fuma la pipa o il sigaro, ne sa una più del diavolo come la signora Fletcher, ha il trench di Colombo anche se ci sono 40° gradi all’ombra perché lo/a fa sembrare affaccendato/a nei casi da risolvere che non può perder tempo a cambiarsi però deve fermarsi alle 17 in punto per bere il thè. E’ vedovo/a quindi tendente, in qualche momento, ad abbandonarsi alla tristezza e ai ricordi, non si innamorerà mai di nessun altro/a.
Dopo aver risolto un caso, a casa ad aspettarlo/a è il suo gatto, più arrogante di lui/lei con il quale interloquisce volentieri poiché è più asociale di lui/lei.
Ma in fondo è un tenero/a, un buono/a che, avendo il cuore lacerato, ha innalzato un muro contro il mondo!
Questo è il profilo dell’investigatore che pagherei fosse il mio vicino di casa…ahahaha
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