IL CANOTTO INSANGUINATO Augusto De Angelis

IL CANOTTO INSANGUINATO, di Augusto De Angelis (Sellerio)

Ecco qua ancora un giallo di questo scrittore che ha lavorato durante il periodo del fascismo, periodo in cui questo tipo di letteratura non era ben visto perché il regime sosteneva che non c’erano morti ammazzati sotto il governo del Duce e se c’erano i colpevoli non erano certo italiani! Il canotto insanguinato è un libro della serie del commissario De Vincenzi , ambientato a Milano nel 1930, dove il nostro poliziotto si trova ad interrogare un russo, Ivan Kergine, accusato della scomparsa della donna con cui si accompagnava nella località di Sanremo, dove è stato rinvenuto un canotto insanguinato.

L’uomo non confessa nonostante un interrogatorio serrato mentre nel frattempo un’altra morte sconvolge la cittadina ligure, quella di un uomo che pure si accompagnava al russo ed alla sua amica. Così inizia una trasferta di De Vincenzi che accompagnato da un suo collaboratore si sposta sulla riviera ligure dove si trova a collaborare con il collega Racheli, cercando di capire cosa sia successo e di intervenire tempestivamente per non turbare il turismo locale, legato anche al casinò che attira tantissimi giocatori d’azzardo. Ed è in quel mondo che il nostro commissario si troverà ad indagare, spostandosi anche a Nizza e poi a Strasburgo e seguendo le tracce di vari misteriosi personaggi.

Un libro intrigante in cui troviamo il nostro commissario in grande attività con veloci spostamenti e comportamenti del tutto particolari in cui fa prevalere il suo intuito!

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