GLI INTRAMONTABILI: SIDDHARTA, di Hermann Hesse
Un vero classico apprezzato soprattutto nelle letture giovanili. E’ la storia di Siddharta figlio di un bramino indiano che lascia gli agi della vita familiare per trovare il proprio equilibrio interiore. Con l’amico Govinda si unisce ad un gruppo ai asceti dove impara a meditare e a controllare il proprio corpo. Poi decide di conoscere il Gotama Budda. L’amico Govinda resta legato per tutta la vita alla dottrina di questo carismatico capo religioso ma Siddhartha se ne allontana presto per ampliare le proprie conoscenze. Arrivato in una città diventa un ricco commerciante e conosce le gioie dell’amore con la bella Kamala. Decide di nuovo di cambiar vita e, ormai uomo maturo, si ferma su un fiume ospitato da un saggio barcaiolo. Con lui trascorre gli anni dell’età matura. Conosce il figlio avuto da Kamala che attratto dalla vita di città lo abbandona come lo stesso Siddhartha aveva fatto col proprio padre. Ormai vecchio incontra di nuovo il vecchio amico Govinda.
Il romanzo è ambientato nell’India di oltre duemila anni fa e ci offre uno sguardo privilegiato sulla religiosità buddista ed è letteralmente infarcito di riflessioni sulla vita e sulla maturazione del proprio io. In fondo è questa la forza e l’anima stessa del romanzo. Siddhartha ha compiuto un importante e difficile percorso che tutti i giovani, anche al giorno d’oggi, si trovano normalmente davanti pur con situazioni e sfumature diverse: l’abbandono della famiglia, l’apprendimento e la maturazione personale, l’età adulta, i problemi economici, le esperienze sessuali, la senilità e la saggezza.
Un libro semplice e complesso al tempo stesso. Accattivante. Meglio leggerlo nel periodo adolescenziale.
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