GLI INTRAMONTABILI: L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE Milan Kundera

GLI INTRAMONTABILI: L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE, di Milan Kundera (Adelphi)

Mi permetto inserire le mie impressioni su di un romanzo già molto commentato qui nel gruppo, ma penso possano essere utili a convincere coloro che ancora non l’hanno letto. Si tratta di:
L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE – MILAN KUNDERA

Ci sono romanzi che coinvolgono il lettore per una trama avvincente e sorprendente, altri che pur non avendo nulla di sorprendente sono così intensi e così profondi che il lettore vive dentro la storia narrata godendo o subendo i turbamenti dell’anima dei protagonisti.

Non so se ho ben reso l’idea, in ogni caso secondo me, il romanzo di Milan Kundera è davvero splendido e per chi ama la lettura “ imperdibile”. Oserei inserirlo pure fra i testi filosofici.

Italo Calvino di quest’opera , sinteticamente ha scritto: “ Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità con cui è scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere”.

Non credo ci sia molto altro da aggiungere.

Milan Kundera , scrittore, saggista , poeta e drammaturgo è nato in Boemia nel 1929 , vive in Francia ed è autore di numerose pubblicazioni.

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE è stato pubblicato in Francia per la prima volta nl 1984e successivamente, nel 1988 per la regia di Philip Kaufman è stata realizzata la trasposizione cinematografica.

La trama:

Pietro Citati l’ha assimilata a grandi linee a quella di AFFINITA’ ELETTIVE, in quanto anche qui abbiamo un quartetto: due uomini e due donne che vivono travagliate storie amorose.

Tomas – medico e poi lavavetri – ama Tereza, fotografa, ricambiato. Tomas non conosce la fedeltà: il suo essere lo costringe ad amoreggiare con molte donne poiché seppure è convinto che tutte siano simili ha la certezza che ciascuna ha qualcosa di differente che lui desidera scoprire.

Tereza ama Tomas e nonostante sia a conoscenza dei suoi tradimenti ( i capelli di Tomas profumano sempre di sesso di donna), finge di non sapere, soffre ma va oltre.

Franz ama Sabina un’artista, uno spirito libero che gode soltanto rincorrendo il tradimento.

Sabina amerà per un periodo Franz e poi Tomas ma non resterà con nessuno dei due e se ne andrà lontano…

“ Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l’ignoto. Sabina non conosceva niente di più bello che partire verso l’ignoto.”

Lui pur avendola sempre nel cuore, accetterà la devozione della giovane studentessa con gli occhiali neri.

Ma al quartetto è bene aggiungere anche Karenin, il cane di Tomas e Tereza poiché è proprio attraverso il rapporto dei due con l’animale che l’autore evidenzia ed analizza le differenze fra le relazioni umane e le relazioni con gli animali.

Non mancano eventi e considerazioni storiche, poiché ambientato a Praga intorno al 1968, ossia il periodo della Primavera di Praga e la successiva invasione sovietica.

Qualche stralcio

– …la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro.

– …solo ciò che è necessario è pesante, solo ciò che pesa ha valore.

– Ormai sappiamo anche che l’anima non è che un’attività della materia grigia del cervello.

– Contro il mondo della volgarità che la circondava, essa aveva infatti un’unica difesa: i libri che prendeva in prestito alla biblioteca comunale.

– L’uomo senza saperlo compone la propria la vita secondo le leggi della bellezza persino nei momenti di più profondo smarrimento.

– Il sogno è la prova che immaginare, sognare ciò che non è accaduto, è tra i più profondi bisogni dell’uomo.

– Chi tende continuamente “verso l’alto” deve aspettarsi prima o poi d’essere colto da vertigine. Che cos’è la vertigine? Paura di cadere? Ma allora perché ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura.

– Chi si dà all’altro come un soldato si dà prigioniero, seve prima consegnare tutte le armi.

– – Il rumore ha un vantaggio. Non fa sentire le parole.

– Che cos’è la civetteria? Si potrebbe dire che è un comportamento che mira a suggerire la possibilità di un’intimità sessuale, senza che questa possibilità appaia mai come certezza. In altri termini: la civetteria è una promessa di coito non garantita.

Ho ripreso questi stralci dalla prima metà del romanzo, ma ve ne sono molti altri.

Buona lettura!

Recensione di Yvonne Pelizzari

GLI INTRAMONTABILI: L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE Milan Kundera

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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