FRONTE DEL CUORE L’amore ai tempi delle trincee Licio di Biase

“Fronte del cuore. L’amore ai tempi delle trincee”, il nuovo romanzo di Licio Di Biase.

 

 

 

“Fronte del cuore. L’amore ai tempi delle trincee” di Licio Di Biase è un romanzo storico ambientato durante il primo conflitto mondiale, e con protagonisti un soldato al fronte e la giovane donna di cui è perdutamente innamorato. Gabriele De Marinis è nato a Pescara nel 1896; è figlio di Annina D’Annunzio, la sorella dell’illustre Gabriele D’Annunzio, di cui era il nipote preferito perché portava il suo nome. Si arruola nel 1914 come volontario ordinario; nel 1916 viene mandato in Albania per un’iniziativa umanitaria che successivamente viene trasformata in un’operazione di occupazione: è lì che, un anno dopo, si ammala – «Gabriele, rimandato a casa perché contagiato dalla malaria, aveva ottenuto una convalescenza di tre mesi per curarsi.

Le epidemie e le varie malattie rappresentavano per i soldati un’opportunità per tornare a casa e stare per qualche tempo lontani dai pericoli, dalle trincee e dall’invivibilità del fronte […] Gli sembrava di essere rinato, dopo l’allontanamento dal fronte albanese, dove il pericolo non era insito solo negli eventi militari, ma soprattutto nelle avverse condizioni igienico-sanitarie». Ed è proprio a Pescara, durante il periodo di congedo, che Gabriele scorge tra la folla la bella Antonietta Franceschini, e se ne innamora all’istante; Antonietta è una sarta orfana di padre che vive a Castellammare, una delle due zone in cui, ai tempi, era divisa l’odierna città di Pescara: Castellammare si trovava a nord del fiume, ed era unita con la zona a sud, chiamata Pescara, da un ponte di ferro. Gabriele e Antonietta sono due personaggi realmente esistiti: l’autore ha scoperto la storia del loro amore grazie alle tante lettere che si spedirono durante il lungo periodo che il ragazzo trascorse come soldato al fronte.

Nell’opera sono riportate in forma integrale un centinaio di queste missive spedite tra il 1917 e il 1919, che vanno ad arricchire un testo che è già di per sé appassionante, perché rievoca gli anni complessi della Grande Guerra e offre anche un’affascinante panoramica della vita quotidiana a Pescara, e dei sogni e delle aspirazioni di chi attendeva con ansia la fine del conflitto. Licio Di Biase si dedica da anni alla ricostruzione della storia di Pescara, e ha pubblicato vari saggi sull’argomento; in questo romanzo storico/epistolare aggiunge un tocco romantico narrando di una relazione amorosa che riuscì a superare gli orrori della guerra e l’eterna attesa: Gabriele e Antonietta si giurarono da subito amore eterno, e nelle loro lettere possiamo sperimentare i loro profondi sentimenti ma anche le loro paure, i dubbi e le frustrazioni che provarono a causa della forzata lontananza.

Recensione di Anna Paola

 

 

 

 

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