DUE LIBRI A CONFRONTO: “Il cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli” –  Khaled Hosseini

DUE LIBRI A CONFRONTO: “Il cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli” –  Khaled Hosseini

Il cacciatore di aquiloni Khaled Hosseini Recensioni e news UnLibro
mille splendidi soli Recensioni Libri e news

Premesso che li ho amati entrambi, come molti di voi, qui vi propongo una loro analisi comparativa.

Ambedue sono ambientati in Afghanistan e raccontano le conseguenze devastanti dei conflitti (invasione sovietica, guerra civile, regime talebano). Tuttavia, Il cacciatore di aquiloni si concentra su Kabul tra gli anni ’70 e l’inizio del 2000 attraverso la prospettiva maschile di Amir, mentre Mille splendidi soli esplora la condizione femminile, seguendo le vite intrecciate di Mariam e Laila.

Se consideriamo le tematiche sociali e morali, Il cacciatore di aquiloni tratta i temi della colpa, dell’espiazione, dell’amicizia tradita e della redenzione. Il focus è il rapporto tra Amir e Hassan, segnato da ingiustizie sociali (in specie, la differenza etnica e di classe tra pashtun e hazara).

Per contro, Mille splendidi soli ci parla di resilienza femminile, maternità, oppressione patriarcale. Le protagoniste subiscono violenze e discriminazioni, ma trovano solidarietà e dignità nel legame tra loro.

Riguardo ai personaggi principali e al loro sviluppo emotivo, Amir è inizialmente debole e codardo, ma il romanzo racconta il suo cammino verso la maturità morale.

Mariam e Laila sono vittime di un mondo violento, ma il loro percorso è una lenta conquista di forza e identità, fino al sacrificio estremo.

Sempre, Hosseini usa uno stile semplice, emotivo, intenso, capace di rendere accessibili realtà complesse, alternando momenti lirici e scene crude per coinvolgere il lettore emotivamente.

In sintesi, tutte e due le opere denunciano le ferite della società afghana, ma con prospettive diverse: Il cacciatore di aquiloni mostra la redenzione personale attraverso il perdono, mentre Mille splendidi soli è un inno alla resistenza silenziosa delle donne.

Per entrambe vale il messaggio di speranza nel mezzo del dolore.

Io le considero ambedue dei capolavori! E voi?

 

Recensione di Karin Zaghi

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.