DUE LIBRI A CONFRONTO: CORPO, UMANO, di Vittorio Lingiardi (Einaudi – ottobre 2024) C’ERA UNA VOLTA IL CORPO, di Walter Siti (Feltrinelli – ottobre 2024)
Recensione e segnalazione unica per questi due libri visto che il loro oggetto è (come si comprende agevolmente dai loro titoli) il corpo. Due approcci molto diversi, vista anche la provenienza e la formazione dei rispettivi autori per due testi comunque estremamente interessanti.
Vittorio Lingiardi è psichiatra e psicoterapeuta dinamico e la virgola contenuta nel titolo del suo saggio, come spiega diffusamente, è essenziale per comprendere appieno il suo pensiero. Quella che propone Lingiardi è un’affascinante cavalcata attraverso gli organi che compongono il corpo umano (dal cervello al cuore, dal fegato agli occhi, passando per molti altri) servendosi non solo della medicina, ma anche dell’arte, sia essa la letteratura, l’arte figurativa (il volume ha anche un ricco apparato iconografico) che il cinema, antica passione dell’autore. Al termine della lettura, si potrà forse dire non solo di conoscere un po’ di più il proprio corpo e gli organi che lo compongono, ma anche la propria interiorità più profonda.
Diverso invece l’approccio di Walter Siti. Secondo il critico e letterato, le modalità attraverso le quali il corpo è stato fin qui usato (lavorare, amare e così via) si sono via via sempre più depotenziate fino quasi ad annullarsi. Il corpo, insomma, non sarebbe diventato altro che un mero contenitore di pensieri e di oggetti utilizzabili all’occasione. Ancora una volta, Siti si dimostra uno dei più formidabili esegeti del nostro tempo e la sua prosa riesce a rendere familiari anche i concetti più complessi.
Due saggi molto interessanti, insomma, per comprendere meglio sé stessi e il tempo in cui viviamo.
Di Moreno Migliorati
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