DESTINAZIONE ERRATA, di Domenico Starnone (Einaudi – settembre 2025)

Con questo suo ultimo romanzo, Domenico Starnone si conferma uno dei migliori scrittori italiani contemporanei e conferma anche che pochi (forse nessuno) sanno esplorare con tanta precisione e delicatezza ciò che accade negli spazi più stretti e silenziosi della famiglia e della coppia contemporanea.
La vicenda prende le mosse da un incidente apparentemente minimo — l’invio di un “ti amo” al destinatario sbagliato — e da quel gesto casuale si apre una voragine emotiva, un turbine di tensioni che rivelano come le relazioni domestiche – le routine, le condivisioni, i piccoli gesti quotidiani – contengano sempre una zona d’ombra, un magma incerto pronto a disgregare equilibri. Ciò che sembra un’imperfezione di un mondo ordinato diventa il punto di faglia in cui emergono sogni segreti, desideri taciuti, gelosie sottili e inquietudini difficili da articolare.
La forza del libro sta nella sua capacità di trasformare il minimo in catalizzatore: un “errore” diventa rivelazione, una risposta inattesa riscatta l’ordinarietà, l’attrazione si scontra con la colpa, e in quel doppio movimento (desiderio e riaffermazione) si disegnano i contorni di un rapporto che, pur consolidato, non si esaurisce mai. La modalità narrativa, compatta ed essenziale, ha la precisione di un bisturi: poco spazio, ma cosa viene detto è incisivo.
Leggendolo, si ha la sensazione che Starnone abbia posto di nuovo la sua mano silenziosa sul nucleo pulsante dell’umano: le relazioni che crediamo stabili, le complicità che diamo per assodate, le tendenze inconsce che si insinuano fra i gesti quotidiani. Ci invita a riconoscere che ogni coppia è un sistema instabile, che ogni famiglia è un mare agitato sotto la superficie tranquilla.
Recensione di Moreno Migliorati


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