Continua l’effetto Festival di Sanremo: Jovanotti legge sul palco una poesia di Mariangela Gualtieri e oggi le sue raccolte poetiche volano nelle…

Continua l’effetto Festival di Sanremo: Jovanotti legge sul palco una poesia di Mariangela Gualtieri e oggi le sue raccolte poetiche volano nelle classifiche, così come era accaduto col libro “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun citato dall’attrice Lorena Cesarini. Ecco chi è Mariangela Gualtieri e il testo della poesia citata.

Classe 1951, Mariangela Gualtieri è laureata in architettura allo IUAV di Venezia ed è stata fondatrice, insieme a Cesare Ronconi, del Teatro della Valdoca (che ha rappresentato opere di Mario Luzi, Franco Loi, Maurizio Cucchi). La sua poetica si fonda sull’osservazione dell’inadeguatezza delle parole, e fra i suoi riferimenti ha spesso citato Dante, Clemente Rebora, Amelia Rosselli e Dylan Thomas. Ha pubblicato alcune raccolte di versi, fra le quali Antenata (Crocetti 1992), Fuoco centrale (Einaudi 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Bestia di gioia (Einaudi 2010), il testo teatrale Caino (Einaudi 2010), Le giovani parole (Einaudi 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009, 2016) e Quando non morivo (Einaudi 2019).
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“A me” ha detto Jovanotti, “in questi due anni ha aiutato la poesia. La poesia riempie i vuoti, ti lascia davanti a un abisso e al cielo e tu stai lì in mezzo ma riesci a non sentirti solo perché ti accorgi che nell’arco del tempo la poesia ha parlato di cose che neanche tu sapevi. La poesia risponde a domande che neanche ti sei fatto. Stasera vorrei dirvi una poesia di un poeta, qualcuno dice poetessa ma io dico poeta, che non ha genere. Una poesia di Mariangela Gualtieri. Si chiama ‘Bello mondo’”.
Ecco il testo integrale tratto dalla raccolta Le giovani parole (Einaudi 2015): 
In quest’ora della sera
da questo punto del mondo
Ringraziare desidero il divino
labirinto delle cause e degli effetti
per la diversità delle creature
che compongono questo universo singolare
ringraziare desidero
per l’amore, che ti fa vedere gli altri
come li vede la divinità
per il pane e il sale
per il mistero della rosa
che prodiga colore e non lo vede
per l’arte dell’amicizia
per l’ultima giornata di Socrate
per il linguaggio, che può simulare la sapienza
io ringraziare desidero
per il coraggio e la felicità degli altri
per la patria sentita nei gelsomini
e per lo splendore del fuoco
che nessun umano può guardare
senza uno stupore antico
e per il mare
che è il più vicino e il più dolce
fra tutti gli Dèi
ringraziare desidero
perché sono tornate le lucciole
e per noi
per quando siamo ardenti e leggeri
per quando siamo allegri e grati
per la bellezza delle parole
natura astratta di Dio
per la scrittura e la lettura
che ci fanno esplorare noi stessi e il mondo
per la quiete della casa
per i bambini che sono
nostre divinità domestiche
per l’anima, perché se scende dal suo gradino
la terra muore
per il fatto di avere una sorella
ringraziare desidero per tutti quelli
che sono piccoli, limpidi e liberi
per l’antica arte del teatro, quando
ancora raduna i vivi e li nutre
per l’intelligenza d’amore
per il vino e il suo colore
per l’ozio con la sua attesa di niente
per la bellezza tanto antica e tanto nuova
io ringraziare desidero per le facce del mondo
che sono varie e molte sono adorabili
per quando la notte
si dorme abbracciati
per quando siamo attenti e innamorati
per l’attenzione
che è la preghiera spontanea dell’anima
per tutte le biblioteche del mondo
per quello stare bene fra gli altri che leggono
per i nostri maestri immensi
per chi nei secoli ha ragionato in noi
per il bene dell’amicizia
quando si dicono cose stupide e care
per tutti i baci d’amore
per l’amore che rende impavidi
per la contentezza, l’entusiasmo, l’ebbrezza
per i morti nostri
che fanno della morte un luogo abitato.
Ringraziare desidero
perché su questa terra esiste la musica
per la mano destra e la mano sinistra
e il loro intimo accordo
per chi è indifferente alla notorietà
per i cani, per i gatti
esseri fraterni carichi di mistero
per i fiori
e la segreta vittoria che celebrano
per il silenzio e i suoi molti doni
per il silenzio che forse è la lezione più grande
per il sole, nostro antenato.
Io ringraziare desidero
per Borges
per Whitman e Francesco d’Assisi
per Hopkins, per Herbert
perché scrissero già questa poesia,
per il fatto che questa poesia è inesauribile
e non arriverà mai all’ultimo verso
e cambia secondo gli uomini.
Ringraziare desidero
per i minuti che precedono il sonno,
per gli intimi doni che non enumero
per il sonno e la morte
quei due tesori occulti.
E infine ringraziare desidero
per la gran potenza d’antico amor
per l’amor che se move il sole e l’altre stelle.
E muove tutto in noi.
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Di Massimiliano Caruso
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Bello mondo, di Mariangela Gualtieri, tratto dalla raccolta Le giovani parole 
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L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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