
COME MIO FRATELLO, di Uwe Timm (Sellerio)

Uwe è ancora un bambino quando suo fratello maggiore muore, di lui ricorda solo quella volta che lo prese in braccio. Solo in età adulta, e alla morte dei genitori, l’autore, a quel punto libero da vincoli e riguardi, riesce a pubblicare la storia di quel fratello vissuto a distanza, quel fratello che a 19 anni si arruolò nelle SS per poi morire durante l’invasione nazista dell’Ucraina, una storia/inchiesta ricostruita sulla base di racconti e lettere conservate dai genitori. Nel leggerle il nostro cerca di capire meglio quel fratello lontano, quale fosse il suo pensiero, se si rendesse conto di cosa stesse facendo e del significato della sua uniforme, le stesse domande che si pone riguardo alla sua famiglia e in generale alla popolazione tedesca durante la guerra e subito dopo.
Ne emerge un ritratto storico-familiare in equilibrio precario tra i sentimenti umani e la ricerca della verità, un viaggio a tratti duro e impietoso ma ricco di interessanti spunti di riflessione e di domande spesso destinate a rimanere senza risposta, un libro a suo modo di grande bellezza grazie al grande talento narrativo dell’autore che si dimostra capace di mescolare Storia e vita vissuta, raccontando delle sue vicende personali ma arrivando al cuore di tutti
Recensione di Enrico Spinelli
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