CINEMA TRA LE DONNE Giorgio Scerbanenco

CINEMA TRA LE DONNE, di Giorgio Scerbanenco (La nave di Teseo – dicembre 2024)

Conoscevo Giorgio Scerbanenco per i suoi gialli con protagonista Duca Lamberti, un giovane medico che, radiato e condannato al carcere per aver praticato l’eutanasia ad una sua paziente malata terminale, diventa una specie di investigatore privato che collabora spesso con la polizia; gialli molto ben costruiti che lo hanno fatto considerare da molti il maestro di tutti i giallisti italiani a partire dagli anni settanta.

Cinema tra le donne invece fa parte di quella produzione letteraria dello scrittore che vide la luce per essere pubblicata a puntate su riviste e giornali; in particolare questo apparse come feuilleton sul Corriere della Sera tra il 1942 ed il 1943. Ambientata a Milano, la storia racconta le vicende di alcune donne in grave difficoltà per i più disparati motivi, economici e personali, che hanno trovato ospitalità e sostegno presso la Pia Casa, che garantisce loro, gratuitamente, un rifugio ma anche un aiuto a trovare un lavoro, una qualche attività che consenta loro di ricominciare una vita normale e più serena. E’ così che conosciamo Cristina, Maria, Franca ed altre, ognuna di loro con una storia triste e con scarsa speranza di riprendersi.

La vita della Pia Casa, gestita da due sorelle e sostenuta dal finanziamento di una vecchia signora con una discreta disponibilità finanziaria, viene agitata dalla presenza, per alcuni giorni, di una troupe cinematografica che deve girare un film al suo interno, utilizzando le ospiti come comparse. Il libro che contiene una prefazione di Cecilia Scerbanenco, figlia dello scrittore, è una interessante lettura in cui l’animo femminile, in particolare, viene descritto con grande sensibilità ed umanità.

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