BRIDA Paolo Coelho

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BRIDA, di Paolo Coelho

Mi è capitato fra le mani per caso, malgrado avessi in cantiere di leggere tutt’altro.
Ma Paolo Coelho è legato alla mia giovinezza: “L’Alchimista”, “Il Cammino di Santiago” e “Undici minuti” sono state letture che hanno accompagnato il mio cammino dalla fanciullezza sino a un certo punto dell’età adulta.
Leggerlo è stato un tuffo nel mio passato…

Coelho, con Brida, la protagonista ventunenne di una Dublino celtica e magica, affronta temi trascendentali a lui cari con la passione incantata e fiabesca di un’anima giovanile.
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I quesiti universali sul senso della vita e della morte, domande di sempre, vengono trattati, in questo romanzo, con un’ aurea mistica e spirituale utilizzando un linguaggio dettato più dall’istinto del cuore che dalla consapevolezza della ragione, facendone, per l’appunto, una lettura adatta perlopiù ad anime giovani.
Ma con ciò non voglio essere fraintesa!
Le suddette domande non hanno età, né collocazione particolare nella vita dell’uomo, ma sicuramente lungo il percorso dell’esistenza l’essere umano se le pone in maniera diversa, almeno per quanto mi riguarda.
Le vicende di Brida si svolgono in un’atmosfera di maghi e streghe, maestri e maestre dell’occulto e dell’ignoto per arrivare a comprendere che tutto deve andare per come il disegno divino ha stabilito.
Entrare nel cerchio della sapienza e dell’eterno mistero, per comprendere che soltanto il coraggio dell’amore può decifrare il “non senso” e smuovere l’universo.
E giungere alla conclusione che chiedersi il perché si vive e si muore è segno di pochezza umana, di scarsa fede su ciò che non avrà mai né risposte né spiegazioni scientifiche, giacché la vita è addentrarsi in una “Notte Buia” abitata da fantasmi e bestie feroci, e soltanto chi si riconoscerà nel suo simile e chi loderà la grandezza della natura e con essa i suoi incredibili fenomeni, avrà il cammino rischiarato dalla luce divina. Soltanto chi possiede l’impavido coraggio della fede prenderà coscienza dei misteri dell’esistenza attraverso il livello più alto dell’amore.

La trama di per sé non è un granché. Sebbene come in altri libri di codesto autore anche qui la spiritualità ha un posto d’eccezione, il percorso di Brida è infatti di tipo iniziatico. Il libro, comunque, è sicuramente scorrevole e adatto a chi ama Coelho e i temi a lui più cari, nonostante non si spinga troppo in profondità.

Ma forse il modo migliore per apprezzarlo è sottolineare alcune frasi e pensieri estrapolati dal testo, passaggi che, al di là della trama, hanno il dono di incantare con fantastiche credenze e storie d’amore che per quanto tormentate hanno il fascino di coinvolgere i cinque sensi, risvegliando, per chi lo possiede, il sesto senso!

“Era primavera, e nell’aria aleggiava un gradevole odore di cose nuove – e io avvertii ancora la mia gioventù. Da queste parti c’è un fiore che cresce d’autunno: ebbene, in quel pomeriggio, io mi sentii come quel fiore. All’improvviso, mentre mi avviavo verso l’autunno dell’esistenza e ormai pensavo di aver sperimentato tutto ciò che avrei potuto vivere, sulla scalinata era comparso quell’uomo, semplicemente per dimostrarmi che nessun sentimento – l’amore, per esempio – invecchia insieme al corpo. I sentimenti appartengono a un mondo che io non conosco, ma nel quale non esistono tempo, spazio e frontiere”

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