
ALMENO TU, di Carlo Lucarelli (Einaudi – aprile 2025)

Il dolore che dovrebbe essere risparmiato ad ogni genitore, la perdita di un figlio, devasta la vita di una coppia come tante, Paola e Vittorio. Da quando i Carabinieri si presentano in piena notte per comunicare che la figlia adolescente, Elisa, è rimasta vittima di un incidente stradale, la loro vita cambia radicalmente e l’equilibrio che si erano sforzati di mantenere va in frantumi. Vittorio, voce narrante, passa dal ricordo dei momenti trascorsi con la figlia ad un presente di rifiuto totale anche delle più banali incombenze della quotidianità; Paola lascia la casa. Torna qualche tempo dopo con Lara, un’amica avvocata che prospetta a Vittorio una nuova versione dell’incidente.
Sulle prime l’uomo si rifiuta di ascoltare e di credere a quanto gli viene detto, ma la lettura di una memoria scritta da Lara e, soprattutto la voce della figlia che continua a risuonargli nella mente (“Devi farli soffrire. Devi ammazzarli tutti”), lo spingono a dare la caccia ai quattro ragazzi che erano con lei quella notte. Iniziato goffamente, il suo percorso di ricerca e punizione dei colpevoli, si perfeziona rapidamente. Da “borghese piccolo piccolo” si trasforma in giustiziere: le vite dei ragazzi vengono esaminate accuratamente e con freddezza alla ricerca del punto in cui colpire.
La conclusione – l’autore è maestro del thriller – riserva una sorpresa che, se non evita l’ultima tragedia, non può non farci interrogare sulle nostre fragilità di fronte agli eventi dolorosi dell’esistenza.
Recensione di Miranda Valsi
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