AL LAGO MI SENTO POETA Yvonne Pelizzari

AL LAGO MI SENTO POETA, di Yvonne Pelizzari (Edizioni Ladolfi – giugno 2021)

 

AL LAGO MI SENTO POETA è un elegante volumetto autobiografico del 2021, scritto da Yvonne Pelizzari, che alterna prosa a poesia, per Ladolfi editore.

 

Dopo l’iniziale prefazione di Giulio Greco e un garbato testo narrativo (“Qui, dal balcone della casa di pietra”), che introduce il tema principale – di cui si parlerà in seguito – il volume prosegue con due sezioni: “Il Lago in me” e “Tempo di pandemia”.

Protagonisti sono il luogo natio dell’autrice, Marena, i paesaggi montuosi e, indiscusso su tutti, il lago di Como, molto vicino al borgo stesso.

Sono presenti pezzi di storia personale e familiare, in questa raccolta, come l’edificazione della “casa di pietra”, che i genitori di Yvonne costruirono a Marena; o l’irresistibile richiamo verso la città, pur continuando a portare sempre dentro al cuore il “borgo natio”, che, in modo più o meno regolare, avrebbe continuato a rivedere.

 

 

Con parole eleganti e dolcemente malinconiche, Yvonne pennella delle immaginette ideali e nostalgiche di un tempo che fu di Marena, deturpata, adesso, dall’intrusione di nuove costruzioni poco in sintonia con lo stile architettonico predominante.

 

 

 

Marena è un borgo tranquillo, così tranquillo da sortire l’effetto opposto sull’autrice la quale, a un certo punto, grazie ad una lettura, che le fu provvidenziale, da ragazza, capì cos’era quella smania che l’aveva sempre attanagliata: l’inquietudine. L’inquietudine di voler andare altrove, lontana da tutta quella calma, da tutto quel silenzio, incontro a una vita più movimentata e frenetica come quella che avrebbe conosciuto più tardi in città e che avrebbe, forse, soddisfatto e messo a tacere – ma solo ogni tanto – quella tempesta interiore che, col tempo, lei ha imparato a conoscere e a rielaborare in maniera più proficua.

 

È sempre però quella ormai nota inquietudine a spingere Yvonne a raggiungere, quando ne sente il bisogno, il lago, la cui vista placa l’animo e lo eleva liricamente a quella poesia più sincera e schietta, che le sgorga dal cuore. Ecco perché lei al lago si sente poeta!

Grazie a questo tormento interiore sono nati quadretti poetici come “Lago triste” (pag. 30); “Ancora profumo d’inverno” (pag. 31); “Il richiamo della città” (pag. 36) e le delicate e intime “Riflessioni” (pag. 44) e “L’inquietudine” (pag. 55), da cui traspare, incondizionato, il suo amore per il lago e per il seducente splendore dei paesaggi che vi si affacciano, con le loro romantiche viste mozzafiato, tali da esser capaci di suscitare, nell’autrice, la poesia più profonda e sincera.

Al lago mi sento poeta (Yvonne Pelizzari)

 

Recensione di Lena Merlina

 

AL LAGO MI SENTO POETA Yvonne Pelizzari

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.